L'economia messicana ha faticato a ritrovare il ritmo da quando le restrizioni della pandemia si sono attenuate, mentre le prospettive di crescita futura sono state colpite dall'aumento dei tassi di interesse e dall'impennata dell'inflazione.

Tuttavia, la nota di Bank of America (BofA) è tra le previsioni più ribassiste sulle prospettive del Messico per il 2023.

Un sondaggio della banca centrale del Paese ha recentemente fissato le previsioni di crescita per il 2023 all'1,6%, in calo rispetto all'1,9%, mentre l'OCSE ha dichiarato di aspettarsi che il prodotto interno lordo del Messico cresca del 2,6% nel 2023.

Il FMI ha recentemente tagliato le sue previsioni di crescita del Messico per il prossimo anno all'1,2%.

Il Presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha dichiarato il mese scorso di essere ottimista sull'economia e di escludere una recessione il prossimo anno, nonostante le prospettive più cupe per l'economia globale.

"Prevediamo che l'economia messicana subirà una forte decelerazione nei trimestri successivi", si leggeva nella nota di BofA all'inizio di questa settimana.

"Pensiamo che il motore principale sarà la decelerazione degli Stati Uniti, in parte guidata dall'aumento dei tassi di interesse, che ci aspettiamo abbia un impatto sul Messico con un certo ritardo".

Hanno anche segnalato l'attuale disputa sull'Accordo USA-Messico-Canada (USMCA), che accusa il Messico di una violazione legata all'energia, come un rischio interno al ribasso.

BofA prevede ora una crescita nel 2022 dell'1,9%, rispetto all'1,7%.

Ciononostante, gli analisti hanno notato che una spinta al re-shoring e un continuo aumento delle rimesse in Messico potrebbero aiutare ad "ammortizzare" il crollo della crescita il prossimo anno.