BenevolentAI ha annunciato che AstraZeneca ha aggiunto un nuovo target per l'insufficienza cardiaca al suo portafoglio di scoperte grazie alla collaborazione con BenevolentAI. Il nuovo target per l'insufficienza cardiaca è stato scoperto grazie alla piattaforma di scoperta di farmaci AI di BenevolentAI e convalidato sperimentalmente da AstraZeneca. Si tratta del primo target selezionato nell'ambito della collaborazione estesa con AstraZeneca, che evidenzia i continui progressi positivi nel campo dell'identificazione dei target. La collaborazione strategica di BenevolentAI con AstraZeneca è iniziata nel 2019 e si è originariamente concentrata sulla scoperta di nuovi potenziali trattamenti per la fibrosi polmonare idiopatica (IPF) e la malattia renale cronica (CKD). La collaborazione è stata ampliata nel gennaio 2022 a due nuove aree patologiche, l'insufficienza cardiaca e il lupus eritematoso sistemico (LES), dimostrando come la Piattaforma Benevolent?

possa essere applicata a più aree terapeutiche. L'innovativa struttura di collaborazione vede scienziati e tecnologi delle due aziende lavorare fianco a fianco, combinando la piattaforma di scoperta di farmaci guidata dall'AI e le conoscenze biomediche di BenevolentAI con le competenze scientifiche e specifiche di AstraZeneca, che portano all'identificazione di nuovi e solidi target. Sia la collaborazione iniziale che quella estesa sono state concordate a condizioni simili, con pagamenti anticipati alla firma, finanziamenti per la ricerca e pietre miliari di scoperta, sviluppo e commercializzazione.

Inoltre, l'Azienda riceverà royalties graduali sulle vendite nette di qualsiasi prodotto commercializzato. L'insufficienza cardiaca è una sindrome complessa che si verifica quando il cuore non riesce a pompare abbastanza sangue nel corpo. Spesso è complicata da più malattie interconnesse, per cui richiede una profonda comprensione dei potenziali fattori scatenanti della malattia nei singoli pazienti.

Gli attuali trattamenti per l'insufficienza cardiaca seguono un approccio "unico". Tuttavia, a causa dell'ampia gamma di meccanismi con cui può manifestarsi l'insufficienza cardiaca, rimane un bisogno insoddisfatto di nuove terapie, poiché fino al 50% dei pazienti muore entro cinque anni dalla diagnosi.