MILANO (MF-DJ)--Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, su richiesta della Gip Raffaella Mascarino, ha eseguito un provvedimento cautelare nei confronti di cinque persone ed effettuato il sequestro preventivo di oltre 4 milioni di euro in relazione a reati fallimentari e di insider trading.

La persona destinataria del provvedimento di custodia cautelare in carcere è l'imprenditore Giovanni Battista Pizzimbone, classe 1966, Presidente del consiglio di amministrazione di Biancamano (società fondata assieme al fratello Pier Paolo Pizzimbone nel 2004), accusato di bancarotta e insider trading. Biancamano è una holding di partecipazione specializzata al settore dell'igiene ambientale. Il titolo, quotato a Piazza Affari, è sospeso da marzo 2021, quando la società ha presentato istanza per l'amministrazione straordinaria.

Secondo quanto ha potuto ricostruire milanofinanza.it, agli arresti domiciliari sono finiti Massimo Delbecchi e Alessandra De Andreis, il primo membro del consiglio di amministrazione di Biancamano Luxembourg, la seconda amministratore delegato della controllata Energeticambiente. Sono state prese inoltre misure interdittive del divieto temporaneo di esercitare qualsiasi impresa e di assumere uffici direttivi delle persone giuridiche nei confronti di due amministratori di società collegate, Achille Ventura e Giovanni Roggiero.

Gli indagati, spiega la Gdf, "consapevoli dello stato di forte tensione finanziaria e di conclamato dissesto economico in cui versavano tutte le società del gruppo, che presentava nel 2021 un indebitamento complessivo pari ad oltre 400 milioni di euro, di cui circa 200 nei confronti dell'Erario, avrebbero effettuato, nel tempo, reiterate operazioni distrattive".

L'accusa è di aver drenato ingenti somme di denaro dalle casse del gruppo, ammesso nel marzo del 2021 alla procedura di amministrazione straordinaria, in relazione al pagamento di supposti crediti, attraverso l'ideazione di complesse operazioni di cessione degli stessi, che hanno visto l'utilizzo di una società cipriota per poter veicolare forti somme su conti svizzeri riconducibili alla holding del gruppo. Le indagini hanno inoltre coinvolto "la simulata cessione di un immobile da parte di una società ligure... nell'ambito della quale è stato rilevato il pagamento di una caparra, pari alla quasi totalità del prezzo di vendita, senza che sia mai stato stipulato il contratto".

L'accusa invece di insider trading riguarda le istanze di fallimento avanzate il 3 febbraio 2021 dalla Procura di Milano nei confronti delle società controllate, Energeticamabiente e Aimeri Ambiente, comunicate agli azionisti solo il 9 marzo. Nel frattempo, il presidente Pizzimbone avrebbe venduto 200 mila euro di azioni attraverso una società fiduciaria. Il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo se interverrà la sentenza irrevocabile di condanna, ricorda la Gdf.

red/lab

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0515:17 mag 2022


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May 05, 2022 09:17 ET (13:17 GMT)