Biocartis Group NV ha annunciato la pubblicazione di un nuovo grande studio che confronta la differenza nei tempi di esecuzione tra l'analisi EGFR automatizzata rapida basata sulla PCR3 e il sequenziamento di prossima generazione (NGS) da parte di un laboratorio esterno, con particolare attenzione ai risultati sulla salute dei pazienti. Lo studio ha concluso che una doppia strategia di analisi PCR e NGS per i pazienti con cancro al polmone non a piccole cellule (NSCLC) di stadio IV non squamoso ha il potenziale di migliorare la cura e i risultati di sopravvivenza fornendo l'accesso al test giusto al momento giusto. Il cancro al polmone rappresenta il maggior numero di decessi per cancro in tutto il mondo, e quindi c'è l'opportunità di avere un impatto significativo sui risultati dei pazienti attraverso un intervento precoce4. Le mutazioni EGFR o Epidermal Growth Factor Receptor sono la seconda mutazione cancerogena più comune nel NSCLC. Il test EGFR è importante per il rilevamento delle mutazioni EGFR che aiutano a determinare se una persona con NSCLC può beneficiare di regimi basati sulla terapia mirata in caso di presenza di mutazioni EGFR, o potenzialmente di regimi basati sull'immunoterapia in caso di assenza di mutazioni EGFR5. Le mutazioni EGFR sono comunemente valutate utilizzando NGS. Si tratta di una tecnologia complessa e dispendiosa in termini di tempo, che può ritardare le decisioni di gestione informata dei pazienti con NSCLC. Nello studio, sono stati confrontati 102 risultati di test per pazienti con adenocarcinoma polmonare utilizzando sia NGS che Idylla EGFR Mutation Test (CE-IVD)6. Sfortunatamente, il 6% dei pazienti è morto prima che il rapporto NGS fosse disponibile. Dei 17 pazienti le cui condizioni sono peggiorate rapidamente, 3 (18%) sono stati identificati come aventi una variante attivabile in EGFR che avrebbe potuto essere trattata con inibitori della tirosin-chinasi. Su 102 test eseguiti, l'accordo tra le due modalità di test è stato raggiunto nel 96,4% degli eventi in cui c'era tessuto sufficiente per il test. Il tempo medio per segnalare le mutazioni EGFR con il test Idylla EGFR Mutation è stato di 3,8 giorni, contro un tempo medio di 17 giorni per la segnalazione dei risultati NGS da parte di un laboratorio esterno. Inoltre, lo studio evidenzia ulteriori vantaggi dell'utilizzo di Idylla, tra cui i requisiti minimi di tempo del personale, l'eliminazione della necessità di raggruppare i casi e la capacità di riportare i risultati dei biomarcatori il giorno stesso della richiesta. Infine, ci sono state 11 occasioni in cui NGS non è riuscita ad estrarre sufficiente DNA da un campione di test e Idylla è stata in grado di produrre un rapporto valido in nove (9/11, 82%) di questi casi. Due dei nove test che hanno fallito l'NGS includevano pazienti in cui Idylla ha rilevato una mutazione L858R che non è stata rilevata dall'NGS.