Chevron e un'alleanza sindacale stanno tenendo un'ultima serie di colloqui mercoledì, prima delle azioni di sciopero previste in due importanti impianti di gas naturale liquefatto (LNG) in Australia, dato che le controversie in corso su salari e condizioni sono rimaste irrisolte.

I lavoratori interromperanno il lavoro e vieteranno alcune mansioni a partire dall'1 del mattino ora locale (1700 GMT) di giovedì presso gli impianti Chevron di Gorgon e Wheatstone e prevedono di passare allo sciopero totale per due settimane a partire dal 14 settembre se le loro condizioni non saranno soddisfatte.

Il lavoro presso gli impianti LNG si fermerà per sette ore giovedì in diversi blocchi, passando a 10 ore dall'8 al 13 settembre. Ci sarà un'unica giornata con uno stop di 11 ore il 9 settembre.

L'arbitro industriale australiano, la Fair Work Commission, ha ospitato i colloqui di mediazione da lunedì, e i negoziati sono previsti per tutti i giorni di questa settimana.

Un portavoce di Chevron ha detto che mercoledì pomeriggio non c'erano aggiornamenti sui colloqui. L'alleanza sindacale non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

L'Australia è il più grande esportatore di GNL al mondo e la controversia in corso ha alimentato la volatilità nei mercati del gas naturale, in quanto gli operatori si preoccupano del rischio di interruzione a lungo termine.

I prezzi del gas olandesi e britannici sono scivolati martedì, poiché le elevate scorte di gas e la debolezza della domanda hanno aiutato il mercato a scrollarsi di dosso la bassa offerta della Norvegia e la minaccia di uno sciopero presso gli impianti australiani di LNG.

Gorgon di Chevron, il secondo impianto LNG più grande dell'Australia, e le sue operazioni di Wheatstone rappresentano oltre il 5% della capacità globale di LNG.