MILANO (MF-DJ)--La prima settimana del 2023 per Wall Street si è rivelata altalenante, con il sentiment degli investitori appesantito dal timore di una recessione. I mercati stanno digerendo le minute del Fomc e i dati legati al mondo del lavoro, in vista dell'inflazione statunitense - in agenda la prossima settimana - che è attesa continuare il trend di rallentamento degli ultimi mesi.

I verbali del Fomc non hanno sciolto i dubbi sulla mossa che adotterá la Fed il mese prossimo. L'unica cosa certa è che nessun membro del Fomc ha previsto tagli dei tassi nel corso del 2023. E i dati macroeconomici hanno ampiamente sostenuto l'umore falco dei banchieri.

La stima Adp per il mese di dicembre è risultata molto più forte del previsto, pesando sui listini. Buste paga più solide minimizzano gli sforzi che la Federal Reserve sta compiendo per contenere l'inflazione, rendendo in tal modo legittimi ulteriori aumenti dei tassi di interesse, già delineati dalla Banca centrale per il corso dell'anno.

E' per questo che gli investitori hanno tratto un po' di sollievo dai non farm payroll di dicembre. I dati infatti, sebbene abbiano mostrato un'occupazione solida e superiore al consenso, hanno anche segnalato che i salari sono stati piú contenuti del previsto (con un incremento dello 0,27%, rispetto al +0,55% del mese precedente).

Gli operatori si chiedono se i dati possano convincere la Fed ad allentare il ritmo degli aumenti dei tassi d'interesse nel tentativo di combattere l'inflazione. "Agli investitori interessa solo che i dati suggeriscano che l'inflazione si sta muovendo verso l'obiettivo della Fed", afferma Michael Arone, chief investment strategist di State Street Global Advisors. "È l'unica cosa che interessa agli investitori, e la retribuzione oraria media suggerisce che l'inflazione continua a rallentare. Sono entusiasti di questo".

"Complessivamente, le cose si stanno muovendo nella direzione auspicata dalla Fed - ovvero una minore crescita dei posti di lavoro e dei salari - ma probabilmente troppo lentamente per i gusti del Fomc", affermano Christoph Balz e Bernd Weidensteiner, economisti senior di Commerzbank.

"Pertanto, non dará ancora il via libera e continuerá ad aumentare i tassi di interesse".

Per Richard Flynn, managing director di Charles Schwab Uk, tuttavia "è anche probabile che gli investitori interpretino l'ultimo report sui dati dell'occupazione americana come un segnale preoccupante che la Federal Reserve statunitense alzerá ulteriormente i tassi di interesse nel 2023. Nonostante l'aggressiva stretta monetaria e i dati sull'inflazione inferiori alle attese del mese scorso, il report odierno ha mostrato come la Fed sia ben lontana dal dichiarare vittoria e potrebbe mantenere i tassi piú alti ancora a lungo", conclude Flynn.

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January 06, 2023 11:28 ET (16:28 GMT)