Lunedì, diverse organizzazioni ambientaliste hanno portato in tribunale il gruppo alimentare Danone, accusandolo di mancanza di trasparenza nell'uso della plastica e di non fare sforzi sufficienti per ridurlo.

Danone, che possiede i marchi di acqua minerale Evian e Volvic, ha dichiarato in una dichiarazione inviata a Reuters di essere "molto sorpresa da questa accusa, che neghiamo fermamente".

Questo caso arriva in un momento in cui un numero crescente di organizzazioni non governative (ONG) sta intraprendendo azioni legali contro grandi gruppi sulla base di una legge del 2017 sul "dovere di diligenza".

Danone è stata portata in tribunale a Parigi dalle tre ONG Surfrider, Client Earth e Zero Waste France.

"Vogliamo che a Danone venga ordinato di ripubblicare un piano di due diligence che illustri la strategia di deplastificazione", ha dichiarato Antidia Citores, portavoce di Surfrider Foundation Europe per la Francia.

Ritiene che Danone non tenga sufficientemente conto di tutta la plastica utilizzata durante il ciclo di produzione, dall'agricoltura all'imballaggio, e che il gruppo non indichi pubblicamente come intende ridurre l'uso della plastica.

"Danone è da tempo riconosciuta come un pioniere nella gestione dei rischi ambientali", ha detto l'azienda, che ha dichiarato a Reuters di voler ridurre l'uso di plastica del 12% a livello mondiale tra il 2018 e il 2021.

(Relazione di Tassilo Hummet, Blandine Hénault per la versione francese, a cura di Nicolas Delame)

di Tassilo Hummel