Red Dirt Metals Limited ha annunciato un aggiornamento sulle perforazioni del Progetto Litio Yinnetharra, nella regione di Gascoyne, in Australia Occidentale. Come annunciato il 28 novembre 2022, lo spodumene visivo è stato identificato durante il completamento dei fori diamantati. Il risultato di YNRD005 è stato restituito, fornendo un'intercettazione significativa e un litio di alto grado.

Questo primo risultato del saggio è un'ulteriore prova dell'importante mineralizzazione di litio del Progetto Yinnetharra e dell'entusiasmante potenziale del terreno che la Società esplorerà in modo aggressivo nel corso del 2023. L'Azienda continua a portare avanti la perforazione diamantata e i programmi di perforazione RC di riempimento e di espansione in tutto il Progetto, che copriranno più di 400 fori e 90.000 metri nel 2023. Più di 50 pegmatiti di litio sono state identificate nella Prospettiva Malinda e saranno progressivamente analizzate nel corso dell'anno.

La perforazione estensiva RC inizierà nelle prossime settimane nella pegmatite M1, con ~1 km di percorso di anomalie provenienti dalla perforazione, dai terreni e dagli affioramenti da analizzare solo in questa pegmatite. Red Dirt si trova nella posizione invidiabile di avere due progetti di litio di alta qualità. Una risorsa significativa a Mt Ida, che si sta avviando rapidamente alla produzione, e quello che sta diventando un progetto di esplorazione su larga scala a Yinnetharra.

Risultati della pegmatite M1 nella Prospettiva Malinda La pegmatite M1 è una delle oltre 50 pegmatiti mappate nella Prospettiva Malinda. La mineralizzazione di litio è presente in superficie, come dimostrano i risultati delle perforazioni storiche, ad esempio GASRC0011, che ha rilevato la mineralizzazione e ha restituito 8 metri @ 1,04% Li2O dalla superficie. Lo spodumene è il minerale di litio dominante visto finora nella pegmatite M1.

I risultati di YNRD005 sono i migliori mai ottenuti sul progetto e sono un segno del miglioramento della comprensione della geologia. L'intercettazione è significativamente più spessa di quella osservata nel foro a monte e dimostra il sostanziale potenziale di crescita che esiste sia nella pegmatite M1 che in tutto il Progetto Yinnetharra.