LUCERNA (awp/ats) - Emmi continua a crescere, anche se a ritmi molto più blandi che in passato, facendo leva pure sugli aumenti di prezzo: nel 2023 il colosso lattiero-caseario lucernese ha realizzato nel 2023 un fatturato di 4,2 miliardi di franchi, in progressione dello 0,3% rispetto al 2022, quando per la prima volta nella storia aziendale erano stati superati i 4 miliardi.

La crescita organica - cioè al netto dell'effetto dei cambi e delle acquisizioni - si è attestata al 3,5%, a fronte di circa +7% dell'esercizio precedente, emerge dalle tabelle pubblicate oggi dall'impresa nota per le sue bevande al latte, per gli yogurt e per i formaggi. "Questo risultato è stato sostenuto anche da adeguamenti dei prezzi di vendita, attuati in modo responsabile", si legge in un comunicato.

A livello regionale la Svizzera segna un incremento organico dei ricavi del +3,8%, più di quanto la dirigenza si aspettasse. L'Europa ha visto per contro i proventi scendere dello 0,3%, mentre la regione America risponde con +5,7%: quest'ultima zona - dove vengono venduti in particolare formaggi di qualità - sta diventando sempre più importante per il gruppo, contribuendo al 40% delle vendite (Svizzera: 42%).

I dati sulla redditività saranno pubblicati il 29 febbraio. Nel frattempo per conoscere la reazione della borsa alle novità odierne occorrerà attendere l'apertura del mercato alle 09.00. Dall'inizio di gennaio l'azione Emmi ha guadagnato il 5%, mentre sull'arco di un anno il corso è salito del 14%.

Fondata nel 1907 attraverso l'unione di 62 cooperative della regione lucernese, Emmi negli ultimi 20 anni si è internazionalizzata e oggi circa il 70% degli oltre 9000 dipendenti lavorano all'estero. Il gruppo ha 57 unità produttive in undici paesi: in Svizzera è presente nei Grigioni (a Landquart e a Bever), ma non in Ticino. Dal dicembre 2004 l'impresa è quotata alla borsa di Zurigo.