I prezzi del greggio viaggiano in territorio positivo sostenuti dai commenti dei medici di Donald Trump secondo cui il presidente Usa potrebbe essere dimesso dall'ospedale in giornata, a solo pochi giorni da quando è risultato positivo al coronavirus scatenando un allarme diffuso.

Intorno alle 11,20, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 98 centesimi, ovvero del 2,5%, a 40,25 dollari al barile. Il greggio Usa (Wti) avanza di 1,03 dollari, ovvero il 2,78%, a 38,08 dollari al barile.

Venerdì i prezzi sono crollati di oltre il 4% dopo la diagnosi di Trump. Tuttavia il presidente ha fatto una rapida comparsa ieri uscendo dall'ospedale militare a bordo di un'auto blindata per salutare i fan, contribuendo a rafforzare il sentiment sui mercati.

Secondo alcuni medici il capo della Casa Bianca potrebbe essere dimesso dall'ospedale in giornata.

Contribuisce a sostenere i prezzi del petrolio anche l'intensificarsi degli scioperi dei lavoratori in Norvegia.

Due altri campi gestiti da Neptune Energy e Wintershall Dea dovranno fare i conti con una probabile chiusura a causa dello sciopero, secondo quanto riferito dalla Norwegian Oil and Gas Association (Nog).

Nel frattempo, i recenti rialzi dei prezzi hanno spinto alcuni produttori statunitensi a riprendere le perforazioni. Il numero delle piattaforme di petrolio e gas naturale delle società energetiche statunitensi è aumentato per la terza settimana consecutiva per la prima volta da ottobre 2018, come messo in luce venerdì dai dati di Baker Hughes.