Le nuove sfide delle rinnovabili in EU: Luca Bragoli al Master Energia e Sostenibilità dell’Università di Genova

Luca Bragoli, Chief Regulatory & Public Affairs Officer di ERG, è intervenuto al Master 'Energia e Sostenibilità ' dell'Università di Genova con una testimonianza tenuta agli studenti in merito alle nuove sfide delle rinnovabili in Europa.

"Il contesto Europeo è stabilito dal programma "Fit-For-55", un pacchetto di iniziative legislative necessarie per conseguire gli obiettivi climatici di medio termine al 2030, in linea per raggiungere la neutralità climatica al 2050" - ha commentato Bragoli.

Fra le proposte adottate dalla Commissione Europea è previsto un taglio delle emissioni al 55% ed un contestuale incremento della penetrazione delle rinnovabili sui consumi finali pari al 40%. Un programma che sarà cruciale per conseguire, oltre alle ambizioni climatiche, una maggiore indipendenza energetica:

"La sicurezza degli approvvigionamenti energetici ha conquistato uno spazio prioritario nell'agenda politica internazionale, in particolare quelle dei paesi europei. Il maggiore sviluppo delle rinnovabili, dunque, assolve ad un compito non tanto climatico quanto politica: una maggiore elettrificazione dei nostri consumi attraverso l'energia pulita da fonti rinnovabili e il tempestivo 'phase-out' delle fonti fossili sono dunque elementi chiave per ridurre la nostra dipendenza dall'estero".

Per dare concretezza a questo disegno di accelerazione del processo di transizione energetica, occorre una maggiore semplificazione burocratica e il dimezzamento dei tempi di autorizzazione per l'installazione di un impianto rinnovabile, ma non solo:

"La vera sfida del futuro si gioca a livello politico ed industriale: nei prossimi anni le istituzioni, con il supporto degli operatori FER, dovranno riuscire a mantenere e sviluppare una filiera industriale rinnovabile europea competitiva e in grado di generare posti di lavoro, guardando anche e soprattutto all'innovazione tecnologica degli strumenti".

ERG, attraverso il suo piano industriale al 2026, intende giocare un ruolo da protagonista nel processo di transizione energetica, producendo energia dai suoi impianti rinnovabili dislocati sull'intero territorio europeo e mettendo a disposizione di governi e istituzioni il proprio know-how in materia energetica, con l'obiettivo di traguardare gli obiettivi di neutralità climatica al 2050.