ESKER : Oddo rimane positivo e adegua il suo target
18 gennaio 2023 alle 10:04
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Oddo BHF ha ribadito il suo rating 'outperform' su Esker con un obiettivo di prezzo rettificato da 185 a 190 euro, dopo l'annuncio della società di un fatturato trimestrale 'ampiamente in linea con le aspettative'. 'Sebbene questa pubblicazione non generi alcun particolare effetto di slancio, conferma la resilienza del modello e la capacità di mantenere un tasso di crescita a due cifre in un contesto economico più difficile', secondo l'analista.
Secondo Oddo, questo status specifico (qualità, crescita e profilo difensivo) giustifica la valutazione elevata, i multipli non mostrano eccessi e 'il numero crescente di buy-out nel segmento (Coupa, Billtrust, ecc.) fornisce un ulteriore sostegno al titolo'. Copyright (c) 2023 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati. Le informazioni e le analisi pubblicate da Cercle Finance sono intese esclusivamente come aiuto decisionale per gli investitori. Cercle Finance non può essere ritenuta responsabile, direttamente o indirettamente, dell'uso delle informazioni e delle analisi da parte dei lettori. Si consiglia a qualsiasi persona non informata di consultare un consulente professionale prima di investire. Queste informazioni non costituiscono un invito alla vendita o una sollecitazione all'acquisto.
Esker è specializzata nella progettazione e nella pubblicazione di software per la connettività, l'invio automatico di fax e la distribuzione elettronica di materiale cartaceo di supporto e connettività. L'attività del gruppo è organizzata intorno a tre famiglie di prodotti: - software per la distribuzione elettronica di materiali di supporto cartacei; - software di faxing (n. 3 a livello mondiale); - software di connettività (n. 1 in Europa): per un accesso immediato e sicuro ai dati centralizzati dell'azienda. Le vendite nette si suddividono per fonte di reddito tra vendita di servizi (98%), contratti di aggiornamento e manutenzione (1,8%) e licenze (0,2%). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (36,5%), America (41,1%), Regno Unito (6,1%), Germania (4,8%), Spagna (3,6%), Australia (3,3%), Asia (2,5%), Italia (1,8%) e Benelux (0,3%).