Esker: vendite più alte ma profitti più bassi nel 2023
27 marzo 2024 alle 18:09
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Esker ha annunciato un fatturato di 178 milioni di euro per il 2023, in aumento del 12% rispetto al 2022. Nonostante l'aumento dell'attività, lo specialista nell'automazione e nella dematerializzazione dei documenti aziendali ha visto il suo utile operativo diminuire del 16% a 17,9 milioni di euro, mentre l'utile netto è stato di 14,8 milioni di euro, in calo del 17%.
L'FCF, invece, è aumentato del 57% a 15,5 milioni di euro.
A livello geografico, le Americhe e l'Europa sono state le regioni più dinamiche, con una crescita delle vendite rispettivamente del 15% e del 14%. Anche la regione Asia-Pacifico è cresciuta dell'11% in un clima economico difficile.
In questo contesto, Esker prevede una crescita delle vendite tra il 12 e il 14% (escluse le acquisizioni e gli effetti valutari) per l'anno fiscale 2024, con un margine operativo tra il 12 e il 13% delle vendite. Questa previsione sarà aggiornata nelle prossime pubblicazioni, afferma l'azienda.
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Esker è specializzata nella progettazione e nella pubblicazione di software per la connettività, l'invio automatico di fax e la distribuzione elettronica di materiale cartaceo di supporto e connettività. L'attività del gruppo è organizzata intorno a tre famiglie di prodotti: - software per la distribuzione elettronica di materiali di supporto cartacei; - software di faxing (n. 3 a livello mondiale); - software di connettività (n. 1 in Europa): per un accesso immediato e sicuro ai dati centralizzati dell'azienda. Le vendite nette si suddividono per fonte di reddito tra vendita di servizi (96,3%), contratti di aggiornamento e manutenzione (2,9%), licenze (0,7%) e schede fax (0,1%). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (36,5%), Regno Unito (5,8%), Germania (4,5%), Europa meridionale (5,2%), America (41,8%), Australia e Asia (6,2%).