Glassbox ha annunciato la disponibilità del suo assistente AI pronto per l'impresa, che l'azienda ha chiamato GIA. Glassbox si è rivolta a Microsoft Azure OpenAI Service, che ospita modelli OpenAI completamente all'interno dell'ambiente sicuro di Azure, per elevare gli standard di sicurezza e privacy del suo assistente AI precedentemente annunciato. In combinazione con le misure di privacy dei dati brevettate da Glassbox, gli utenti dell'assistente AI possono essere certi che l'interfaccia conversazionale sia protetta con il livello di rigore che si aspettano sia da Microsoft che da Glassbox.

Glassbox acquisisce ogni mese milioni o miliardi di punti di dati sull'esperienza digitale di ciascuno dei suoi clienti, che forniscono la serie più ricca possibile di dati sull'esperienza digitale dei clienti. GIA consente agli utenti di Glassbox di scoprire intuizioni digitali profonde in modo rapido e senza conoscenze tecniche o dipendenza da team di dati e analisi. Poiché Gartner prevede che più della metà di tutte le soluzioni tecnologiche di successo saranno fornite ad acquirenti "non tradizionali" al di fuori dell'IT entro il 2025, uno dei pilastri della strategia AI di Glassbox è quello di rendere il suo impareggiabile set di dati sull'esperienza digitale più fruibile, più rapidamente da un maggior numero di utenti per un maggiore impatto aziendale. La GIA è centrale in questa strategia, in quanto Glassbox si sposta sempre più verso le interfacce in linguaggio naturale.

L'uso di GenAI per sbloccare le intuizioni digitali è anche un passo fondamentale nella realizzazione della visione Autonomous CX di Glassbox, che promette di rivoluzionare il settore della customer experience rendendo le esperienze digitali completamente auto-ottimizzanti. GIA è immediatamente disponibile all'interno della piattaforma di intelligenza dell'esperienza digitale di Glassbox, quando viene implementata nell'ambiente cloud preferito dal cliente.