PARIGI (Reuters) - Nel terzo trimestre le vendite di Hermes , produttore delle borse Birkin, sono salite del 31%, oltre le attese di mercato anche se il ritmo della ripresa dall'impatto della pandemia di coronavirus è rallentato dal trimestre precedente.

Per i tre mesi fino a settembre, gli analisti avevano stimato una crescita dei ricavi a tassi di cambio costanti, escludendo fluttuazioni di valuta, pari al 21%, in base a un consensus citato da Ubs.

Il gruppo del lusso francese ha comunicato che i ricavi alla fine del trimestre sono risultati pari a 2,37 miliardi di euro, superiori di circa il 40% rispetto ai livelli precedenti alla pandemia del 2019.

Le aziende del lusso hanno recuperato fortemente dall'impatto delle emergenze sanitarie, spinte dalla forte domanda per prodotti di fascia alta in seguito alla revoca delle restrizioni a livello mondiale e al ritorno della vita sociale per i consumatori.

Tuttavia lo shopping effettuato da turisti - un'importante fonte di ricavi per il settore - rimane sottotono, e le rinnovate epidemie di Covid-19 in Asia durante l'estate ha minato la crescita.

Eric du Halgouët, capo finanziario di Hermes, ha sminuito i timori di un rallentamento in Cina, il primo mercato del settore, indicando l'aumento nello scorso trimestre del traffico nei negozi, delle percentuali di clienti usciti avendo fatto acquisti e della media spesa dai consumatori nelle filiali del gruppo.

Ha aggiunto che il gruppo non ha visto finora un impatto dalle dichiarazioni dei leader cinesi riguardanti piani per la riduzione del divario di ricchezza nel paese, anche attraverso tasse immobiliari.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei)