La Zhengzhou Airport Economy Zone, nella Cina centrale, ha reso noto di voler imporre con effetto immediato misure di "gestione silenziosa", che includono il divieto di uscire dall'area a tutti i residenti e il permesso di circolazione per i soli veicoli autorizzati.

Le restrizioni dureranno fino al 9 novembre. La chiusura segna un nuovo inasprimento delle misure a Zhengzhou, che ieri aveva inaspettatamente revocato un "quasi-lockdown" imposto sui circa 13 milioni di residenti. La città ha riportato ieri 358 casi trasmessi localmente rispetto ai 95 di lunedì.

I controlli incessanti e i lockdown a macchia di leopardo in tutta la Cina hanno alimentato il malcontento dei residenti, ostacolato la crescita economica e imposto un pesante tributo psicologico e finanziario a persone e aziende.

Foxconn, formalmente Hon Hai Precision Industry, è il più grande produttore di iPhone di Apple e rappresenta il 70% delle spedizioni di iPhone a livello globale. Produce la maggior parte dei telefoni nello stabilimento di Zhengzhou, dove impiega circa 200.000 persone, anche se ha altri siti produttivi più piccoli in India e nel sud della Cina.

L'annuncio del complesso industriale non è chiaro su come le misure potrebbero essere applicate a Foxconn, ma la mossa potrebbe avere un impatto sul trasporto di merci all'interno e all'esterno del complesso.

Foxconn ha detto a Reuters che il suo campus continua a operare in base a un sistema di "gestione a ciclo chiuso", riferendosi a una disposizione simile a una bolla comunemente imposta come parte delle misure di prevenzione dei virus in Cina, dove i dipendenti dormono, vivono e lavorano isolati dal mondo esterno.

Apple non ha risposto immediatamente ad una richiesta di commento.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)