Innogy ha riportato i risultati dei guadagni per i primi nove mesi terminati a settembre 2017. Per il periodo, l'EBIT rettificato della società è aumentato del 9% rispetto allo scorso anno che è, in larga misura, guidato da costi più bassi nel business della rete tedesca in linea con le loro aspettative. L'utile netto è significativamente influenzato dalla svalutazione dell'avviamento di 480 milioni di euro sulla loro attività di vendita al dettaglio nel Regno Unito, registrata nel risultato non operativo. L'EBITDA rettificato è stato di 3.075 milioni di euro rispetto ai 2.919 milioni di euro di un anno fa. L'EBIT rettificato è stato di EUR 2.003 milioni rispetto a EUR 1.842 milioni di un anno fa. Il reddito prima delle tasse è stato di EUR 1.072 milioni rispetto a EUR 1.601 milioni di un anno fa. L'utile netto attribuibile agli azionisti della società è stato di EUR 389 milioni rispetto a EUR 1.009 milioni di un anno fa. L'utile netto rettificato è stato di 850 milioni di euro rispetto ai 671 milioni di euro di un anno fa. I flussi di cassa da attività operative sono stati di EUR 1.604 milioni rispetto a EUR 1.740 milioni di un anno fa. Il free cash flow è stato di 646 milioni di euro rispetto ai 1.038 milioni di euro di un anno fa. Le spese in conto capitale nei primi nove mesi del 2017 sono aumentate del 12% a EUR 1.244 milioni su base annua. Ciò è dovuto principalmente all'acquisizione dello specialista internazionale del solare e delle batterie Belectric. Il debito netto è stato di EUR 15.991 milioni. Le entrate esterne sono state di 30.792 milioni di euro rispetto ai 31.461 milioni di un anno fa. La società ha confermato la sua guidance per il 2017 su un livello di EBITDA rettificato e di EBIT rettificato per circa 4,4 miliardi di euro e 2,9 miliardi di euro, rispettivamente, ma i rischi rimangono, in particolare, legati al business Retail del Regno Unito. Per la derivazione dell'utile netto rettificato, la società applicherà un'aliquota fiscale normalizzata del 25% per l'intero anno, in linea con la loro precedente guida all'estremità inferiore del corridoio dal 25% al 30%. In conclusione, e tenendo conto dei driver, l'azienda mantiene la sua guida per l'utile netto rettificato di più di 1,2 miliardi di euro.