(Alliance News) - Le principali piazze europee sono attese in rialzo dai futures di IG in vista dell'apertura di lunedì, a eccezione di Francoforte che dovrebbe aprire di poco sotto la parità, mentre gli investitori cercano di bilanciare i rischi derivanti da un rallentamento del ritmo dell'inflazione e le dichiarazioni da falco delle banche centrali.

"È vero che nelle ultime settimane i dati economici sono stati decisamente migliori del previsto, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, mentre venerdì l'ultimo rapporto sul lavoro canadese ha anche dipinto un quadro del mercato del lavoro più forte delle aspettative", ha commentato Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.

"Con i prezzi dell'energia anch'essi vicini ai minimi di molti mesi, la speranza è che il peggio possa essere passato" anche se, con l'economia cinese prevista in forte recupero, quest'anno, "l'inflazione potrebbe essere più vischiosa. Vi sono anche pochi segnali di rallentamento dell'inflazione dei servizi e con tutte le banche centrali che hanno un obiettivo di inflazione del 2,0%" difficilmente vedremo a breve dei tagli ai tassi di riferimento, ha spiegato ancora Hewson.

In settimana, quindi, occhi puntati sull'IPC di gennaio negli Stati Uniti di martedì, insieme alle vendite al dettaglio più avanti.

Così, il FTSE Mib è atteso in verde di 47,5 punti o dello 0,2% dopo aver chiuso venerdì in ribasso dello 0,9% a 27.268,17.

In Europa il FTSE 100 di Londra dovrebbe aprire in rialzo di 13,9 punti o dello 0,2%, il CAC 40 di Parigi è atteso in verde di 10,2 punti o dello 0,1% e il DAX 40 di Francoforte è atteso in rosso frazionale, giù di 3,4 punti.

Tra i listini minori italiani, venerdì sera, il Mid-Cap ha chiuso giù dell'1,9% a 43.903,87, lo Small-Cap ha perso l'1,1% a 30.136,04 e l'Italia Growth ha terminato in rosso dello 0,7% a 9.647,18.

Sul listino principale di Piazza Affari, Iveco ha chiuso in vetta con un attivo del 16%, dopo che il consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio relativo al 2022, chiuso con un utile netto adjusted pari a EUR225 milioni e EUR85 milioni di incremento rispetto al 2021. L'utile netto consolidato è pari a EUR159 milioni, in aumento di EUR83 milioni.

"Questo esclude principalmente l'impatto negativo legato alle nostre attività in Russia e in Ucraina, dovuto alla svalutazione di alcuni elementi dell'attivo, i costi in relazione allo spin-off del business di Iveco Group, l'impatto negativo derivante dalla prima adozione della contabilità per iperinflazione in Turchia e il provento della fase finale della ristrutturazione delle joint venture cinesi", si elegge nella nota diffusa.

I ricavi consolidati pari sono stati pari a EUR14,35 miliardi, in crescita del 14%.

Il consiglio di amministrazione di Enel - in verde dell'1,3% - riunitosi giovedì sotto la presidenza di Michele Crisostomo, ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell'esercizio 2022, in cui ha registrato ricavi che ammontano a EUR140,5 miliardi, in aumento di EUR54,8 miliardi, su del 64% rispetto all'anno precedente.

Unipol ha chiuso in rosso dello 0,6%, dopo aver comunicato venerdì di aver chiuso il 2022 con un utile netto di EUR866 milioni, in aumento rispetto a EUR796 milioni dell'anno precedente.

Al netto delle componenti straordinarie che hanno caratterizzato i risultati 2021 e 2022, tra cui lo stanziamento di un fondo di solidarietà per il prepensionamento di circa 900 dipendenti contabilizzato nell'ultimo trimestre scorso, il risultato netto normalizzato del 2022 di EUR797 milioni è significativamente superiore al risultato normalizzato del 2021 di EUR514 milioni.

La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, è salita del 2,4% su base annua a EUR13,65 miliardi da EUR13,33 miliardi di un anno prima.

Banca Generali ha ceduto invece il 2,4%, dopo avere reso noto giovedì che l'esercizio 2022 si è chiuso con un utile netto consolidato di EUR213,0 milioni, in calo del 34% rispetto gli EUR323,1 milioni dell'esercizio precedente. Il cda, inoltre, rende noto che presenterà la proposta di distribuire dividendi per EUR192,8 milioni, pari a EUR1,65 per azione, corrispondenti ad un pay-out totale del 91% circa dell'utile consolidato dell'esercizio 2022.

Sul segmento cadetto, il consiglio di amministrazione di illimity Bank - in rosso dell'8,1% - ha approvato i risultati del gruppo al 31 dicembre 2022, che chiudono con un utile netto pari a EUR75,3 milioni, in crescita del 15% rispetto al 31 dicembre 2021.

L'utile prima delle imposte risulta pari a EUR100,9 milioni.

Webuild ha chiuso in calo dell'1,6%, dopo aver fatto sapere mercoledì di aver ottenuto, in consorzio, da RFI - Rete Ferroviaria Italiana l'aggiudicazione della circonvallazione ferroviaria di Trento - Lotto 3A - per EUR934 milioni di valore complessivo.

Il consorzio è guidato dal gruppo Webuild - 55% di quota totale - e progetterà e realizzerà circa 13 chilometri di nuova linea ferroviaria, quasi tutta in sotterraneo, nell'ambito del quadruplicamento dell'alta velocità Fortezza-Verona in prosecuzione della Galleria di Base del Brennero.

UnipolSai ha perso il 2,8%, dopo che ha comunicato venerdì di aver chiuso il 2022 con un risultato netto consolidato di EUR651 milioni rispetto ai EUR723 milioni dell'anno precedente.

Al netto delle componenti straordinarie che hanno caratterizzato i risultati 2021 e 2022, tra cui lo stanziamento di un fondo di solidarietà per il prepensionamento di circa 900 dipendenti contabilizzato nell'ultimo trimestre scorso, il risultato netto normalizzato del 2022, di EUR789 milioni, è significativamente superiore al risultato normalizzato del 2021, pari a EUR596 milioni.

Al 31 dicembre 2022, la raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a EUR13,65 miliardi e in crescita del 2,4% rispetto ai EUR13,33 miliardi al 31 dicembre 2021.

Banca Ifis è salita dell'1,7% dopo l'annuncio dei risultati preliminari dell'esercizio 2022, avendo riportato un utile netto di EUR141,1 milioni in crescita del 40% a EUR100,6 milioni dell'anno precedente.

Sullo Small-Cap, il consiglio di amministrazione di Banca Sistema - in flessione del 5,2% - venerdì ha approvato i risultati preliminari per il 2022, chiuso con un utile netto pari a EUR22,0 milioni da EUR23,3 milioni al 31 dicembre 2021.

BasicNet ha chiuso flat a EUR5,60 per azione, dopo aver comunicato venerdì di aver chiuso il 2022 con vendite in aumento del 34% su base annua, a EUR1,27 miliardi, mentre il fatturato consolidato è pari a EUR386,1 milioni da EUR297,0 milioni al 31 dicembre 2021.

Sul fronte degli utili, l'Ebitda è salito del 38% a EUR60,9 milioni da EUR44,2 milioni dell'esercizio precedente e l'Ebit di EUR46,1 milioni segna una crescita del 46% rispetto ai EUR31,6 milioni dell'esercizio precedente.

Banca Profilo ha lasciato sul parterre il 2,7%, dopo aver comunicato venerdì di aver chiuso il 2022 con un utile netto di EUR11,1 milioni, in calo del 5,0% o di EUR600.000 rispetto all'anno precedente.

Il dato sarebbe però in crescita di EUR1,7 milioni o del 18% su base annua se al netto degli utili non ricorrenti relativi alla cessione della controllata svizzera nel 2021.

La raccolta dalla clientela, inclusa la raccolta fiduciaria netta, si attesta a EUR5,6 miliardi, giù del 3,7% rispetto ai EUR5,9 miliardi del 31 dicembre 2021.

Tra le PMI, DBA Group - in verde dell'1,3% - ha comunicato venerdì che la società controllata slovena Unistar LC doo ha ricevuto l'incarico dal Ministero del lavoro, della famiglia, degli affari sociali e delle pari opportunità della Slovenia per la fornitura e l'implementazione di un'infrastruttura IT.

Il contratto, firmato venerdì a Lubiana, prevede la fornitura e l'implementazione di un sistema di server Lenovo ThinkSystem ST650 V2 per un valore complessivo di EUR732.976,00 e la marginalità attesa è in linea con l'andamento specifico e caratteristico dell'Area Strategica di Affari ICT slovena.

Illa ha fatto peggio di tutti cedendo il 20%, mentre in vetta si piazza Frendy Energy, su del 14% circa.

A New York, venerdì, il Dow ha chiuso in verde dello 0,5% a 33.869,27, il Nasdaq ha ceduto lo 0,6% a 11.718,12 mentre l'S&P 500 ha terminato in rialzo dello 0,25 a 4.090,46.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha chiuso in calo dello 0,9% a 27.427,32, l'Hang Seng è in rosso frazionale a 21,188,93 e lo Shanghai Composite ha terminato in verde dello 0,7% a 3.284,16.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0680 contro USD1,0677 di venerdì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2054 da USD1,2073 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD85,59 al barile contro USD86,39 al barile di venerdì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.864,26 l'oncia da USD1.869,25 l'oncia di venerdì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di lunedì, alle 1445 CET arriva il conto corrente tedesco non destagionalizzato.

Alle 1700 CET sono attese le aspettative di inflazione de consumatori statunitensi.

Tra le società quotate a Piazza Affari, saranno pubblicati i risultati di AbitareIn, Farmacosmo, Imprendiroma, Spindox e Svas Biosana.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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