MODELLO di

ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E

CONTROLLO

di IVS GROUP SA

Norma di riferimento:

ex D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231

ed. 4 - 30 marzo 2021

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INDICE

1

Decreto Legislativo n. 231/2001 ..............................................................................

5

1.1.

Caratteristiche fondamentali della normativa ...........................................................

5

1.2.

Il modello organizzativo come forma di esonero dalla responsabilità ......................

6

1.3.

Caratteristiche del Modello di Organizzazione, gestione e controllo: indicazioni del Decreto 6

1.4.

I reati commessi all'estero........................................................................................

7

1.5.

Delitti tentati .............................................................................................................

7

2

IVS GROUP SA.......................................................................................................

8

3

Finalità del Modello................................................................................................

10

4

Metodologia Adottata nella predisposizione del Modello ......................................

11

5

Natura del Modello e rapporti con il Codice Etico e con il Codice Antitrust...........

11

6

Modifiche ed aggiornamento del Modello..............................................................

11

7

Destinatari del Modello ..........................................................................................

12

8

Reati rilevanti per IVS Group SA ...........................................................................

12

9

Organismo di Vigilanza..........................................................................................

13

9.1

Funzione ................................................................................................................

13

9.2

Requisiti e composizione dell'Organismo di Vigilanza ...........................................

14

9.3

Cause di ineleggibilità, motivi e poteri di revoca. ...................................................

14

9.4

Poteri e funzioni dell'Organismo di Vigilanza .........................................................

15

9.5

Flussi informativi verso l'OdV.................................................................................

15

9.6

Flussi informativi dell'OdV......................................................................................

17

10

Rapporti tra l'Organismo di Vigilanza di IVS Group e gli omologhi organismi istituiti da società

controllate nel Vending............................................................................................................

17

11

Whistleblowing.......................................................................................................

17

12

Prestazioni da parte di terzi ...................................................................................

18

13

Diffusione del Modello ...........................................................................................

18

14

Sistema Disciplinare ..............................................................................................

19

15

Violazioni del Modello............................................................................................

19

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DEFINIZIONI

  • CCNL: Contratto collettivo Nazionale del Lavoro del Commercio Vigente;
  • Codice Etico: si intende il Codice Etico del Gruppo IVS nell'ultima versione aggiornata
  • Consulenti: soggetti che in ragione delle competenze professionali, prestano la propria attività intellettuale in favore o per conto della Società sulla base di un mandato o di un altro rapporto di collaborazione professionale
  • Decreto: il decreto Legislativo 231/01
  • Dipendenti: soggetti aventi con la Società un contratto di lavoro subordinato, parasubordinato o somministrati da agenzie per il lavoro, stagisti
  • Direzione: si intende il Consiglio d'Amministrazione, il Presidente del Consiglio d'Amministrazione, gli Amministratori Delegati, i dirigenti destinatari di procure della società
  • Gruppo: IVS Group
  • Linee guida Confindustria: documento-guida di Confindustria per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo di cui al Decreto
  • Modello: il Modello di Organizzazione, gestione e controllo adottato dalla Società e previsto dal Decreto;
  • Organismo di Vigilanza o OdV: l'Organismo previsto dall'art. 6 del Decreto, preposto alla vigilanza sul funzionamento e sull'osservanza del Modello;
  • Partner: controparti contrattuali della Società, persone fisiche o giuridiche, con cui la stessa addivenga ad una qualunque forma di collaborazione contrattualmente regolata
  • Società : IVS GROUP SA, "IVS Group" o la "Società"
  • Soggetti apicali: soggetti che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione e di direzione della Società o di una unità dotatati di autonomia finanziaria e funzionale, nonché persone che esercitano anche di fatto la gestione e il controllo della Società
  • Soggetti subordinati: persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza dei soggetti di cui al punto precedente.
  • Strumenti di attuazione del Modello: Statuto, organigramma sistema delle deleghe e procure, il sistema d di procedure, istruzioni di lavoro gestite dall'Ufficio Sistema Integrato nell'ambito dei sistemi di Certificazione di qualità UNI EN Decreto 9001: 2015, Certificazione Ambientale UNI EN Model 14001:2005; Certificazione Sicurezza Alimentare UNI EN ISO 22000:2018; Certificazione alimentare UNI 10854:1999; Certificazione sicurezza sul lavoro BS OHSAS 18001:2007; Certificazione efficienza energetica UNI CEI EN 5001:2011; Certificazione anticorruzione UNI EN ISO 37001:2016; Certificazione sicurezza stradale UNI ISO 39001:2016; Certificazione responsabilità sociale UNI ISO 26000:2010; Certificazione etica sociale SA 8000:2014; Disciplinari TQS/AQS/ACV.

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STRUTTURA DEL DOCUMENTO

Il presente documento è composto da una Parte Generale e una Parte Speciale.

La Parte Generale ha ad oggetto la descrizione della disciplina contenuta nel D.Lgs. 231/2001, l'indicazione - nelle parti rilevanti ai fini del Decreto - della normativa specificamente applicabile alla Società, la descrizione dei reati rilevanti per la Società, l'indicazione dei destinatari del Modello, i principi di funzionamento dell'Organismo di Vigilanza, l'indicazione degli obblighi di comunicazione del Modello e di formazione del personale, la definizione di un sistema sanzionatorio dedicato al presidio delle violazioni del Modello,

La Parte Speciale ha ad oggetto l'indicazione delle attività "sensibili" - cioè delle attività che sono state considerate dalla Società a rischio di reato, in esito alle analisi dei rischi condotte - ai sensi del Decreto, i principi generali di comportamento, gli elementi di prevenzione a presidio delle suddette attività e le misure di controllo essenziali deputate alla prevenzione o alla mitigazione degli illeciti.

Costituiscono inoltre parte integrante del Modello:

  • Il Codice Etico, che definisce i principi e le norme di comportamento della Società e di tutte le società del Gruppo IVS;
  • Il Risk Assessment finalizzato all'individuazione delle attività sensibili, qui integralmente richiamato.
  • Gli Strumenti di Attuazione del Modello

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Tali atti e documenti sono reperibili, secondo le modalità previste per la loro diffusione, all'interno dell'azienda, nella Gestione Documentale e, con taluni limiti, sul sito Internet della Società.

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PARTE GENERALE

  • Decreto Legislativo n. 231/2001

1.1. Caratteristiche fondamentali della normativa

L'8 giugno 2001 è stato emanato il D.Lgs. 231/01 che ha adeguato la normativa nazionale in materia di responsabilità degli Enti, forniti di personalità giuridica e non, ad una serie di convenzioni internazionali e direttive europee: Convenzione di Bruxelles del 26 luglio 1995 e del 26.5.97, Convenzione OCSE del 17.12.1997, Convenzione Internazionale del 9.12.1999, Convenzioni e Protocolli dell'Organizzazione delle Nazioni Unite del 15.11.2000, del 31.5.2001 e del 31.10.2003, Legge Comunitaria 2004, DIR. 2005/60/CE, DIR. 2006/70/CE.

Il D.Lgs. 231/01, rubricato "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica a norma dell'Art.11 della Legge 29.9.2000 n. 300", ha introdotto per la prima volta in Italia la responsabilità degli Enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato commessi da persone fisiche nell'interesse o a vantaggio degli Enti stessi.

  • stata, quindi, introdotta una responsabilità autonoma dell'Ente, in aggiunta a quella della persona fisica, per Reati che nascono all'interno del proprio ambito e che va ad aggiungersi (distinguendosi) alla specifica responsabilità dell'autore materiale dell'illecito. Fino all'introduzione del D.Lgs. 231/01, infatti, gli Enti, a causa del principio secondo il quale la responsabilità penale è personale, non subivano conseguenze sanzionatorie ulteriori ad un eventuale risarcimento del danno e, sul piano penale, risultavano sanzionabili esclusivamente ai sensi degli Artt. 196 e 197 c.p. (articoli che prevedono tutt'ora un'obbligazione civile per il pagamento di multe o ammende inflitte esclusivamente in caso di insolvibilità dell'autore materiale del reato).

Oltre alla commissione di uno dei reati presupposto, affinché l'ente sia sanzionabile ai sensi del D.Lgs. 231/2001 devono essere integrati altri requisiti normativi. Tali ulteriori criteri della responsabilità degli enti possono essere distinti in "oggettivi" e "soggettivi".

Il primo criterio oggettivo è integrato L'ente può essere chiamato a rispondere soltanto per i reati - c.d. reati presupposto - indicati dal Decreto o comunque da una legge entrata in vigore prima della commissione del fatto costituente reato.

dal fatto che il reato sia stato commesso da parte di un soggetto legato all'ente da un rapporto qualificato. In proposito si distingue tra:

  • soggetti in "posizione apicale", cioè che rivestono posizioni di rappresentanza, amministrazione o direzione dell'ente, quali, ad esempio, il legale rappresentante, l'amministratore, il direttore di un'unità organizzativa autonoma, nonché le persone che gestiscono, anche soltanto di fatto, l'ente stesso. Si tratta delle persone che effettivamente hanno un potere autonomo di prendere decisioni in nome e per conto dell'ente. Sono inoltre assimilabili a questa categoria tutti i soggetti delegati dagli amministratori ad esercitare attività di gestione o direzione dell'ente o di sue sedi distaccate;
  • soggetti "subordinati", ovvero tutti coloro che sono sottoposti alla direzione ed alla vigilanza dei soggetti apicali. Appartengono a questa categoria i Dipendenti e quei soggetti che, pur non facendo parte del personale, hanno una mansione da compiere sotto la direzione ed il controllo di soggetti apicali;
  • soggetti terzi non appartenenti al personale dell'ente che agiscono in nome, per conto e/o nell'interesse dell'ente stesso.

Per tutti gli illeciti commessi è sempre prevista l'applicazione di una sanzione pecuniaria (oltre alla confisca del profitto che l'Ente ha tratto dal reato, anche nella forma per equivalente); per i casi più gravi sono previste anche misure interdittive quali la sospensione o revoca di licenze e concessioni, il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione (PA), l'interdizione dall'esercizio dell'attività, l'esclusione o la revoca di finanziamenti e contributi, il divieto di pubblicizzare beni e servizi.

La sanzione pecuniaria viene calcolata tramite un sistema basato su quote, che vengono determinate dal giudice nel numero e nell'ammontare: il numero delle quote, da applicare tra un minimo e un massimo che variano a seconda della fattispecie, dipende dalla gravità del reato, dal grado di responsabilità dell'ente,

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IVS Group SA published this content on 31 March 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 31 March 2021 19:52:02 UTC.