Juva Life Inc. ha annunciato il deposito di una domanda di brevetto presso lo United States Patent and Trademark Office (USPTO) su JUVA-041, una piccola molecola isolata dalla pianta di cannabis che è stata identificata dal team di ricerca interno di Juva. La notizia segue l'identificazione del composto non-cannabinoide JUVA-019, sul quale la società ha depositato una domanda di brevetto e ha condotto una ricerca preclinica che dimostra che il composto è efficace come composto autonomo nell'inibire l'infiammazione modulando alcuni biomarcatori nel corpo. Attraverso la sua divisione di ricerca, gli scienziati della Juva hanno continuamente valutato un database curato internamente di composti trovati nella pianta di cannabis per il loro beneficio terapeutico, portando all'identificazione dei due composti di proprietà: JUVA-019 e JUVA-041, che la compagnia ha nominato come candidati farmaci per ulteriori indagini pre-cliniche. Gli sforzi attuali sono concentrati sull'avanzamento di entrambi i composti attraverso modelli fenotipici di malattie croniche dell'invecchiamento. Il deposito di una domanda di brevetto su JUVA-041, insieme alla domanda di brevetto della Società su JUVA-019, significa il prossimo passo lungo il percorso di sviluppo farmaceutico per questi composti, due molecole non-cannabinoidi che sono stati clinicamente osservati per tenere un potenziale significativo per inibire l'infiammazione. La strategia commerciale della compagnia è di sfruttare la sua conoscenza unica della chimica e della modalità di azione anti-infiammatoria delle composizioni non-cannabinoidi contenute nella cannabis per sviluppare terapie sicure ed efficaci. La società intende sviluppare prodotti attraverso studi preclinici di convalida in vivo, e collaborare con le principali aziende farmaceutiche e di consumo che cercano bioattivi antinfiammatori per le loro pipeline di prodotti. In precedenza, il 6 ottobre 2021, la società ha depositato un brevetto provvisorio presso l'USPTO sul metodo d'uso delle composizioni naturali, e la composizione delle rivendicazioni della materia sugli analoghi semisintetici e sintetici non naturali.