La causa: la transizione dell’ERP — il software di gestione — ha provocato problemi operativi che hanno sconvolto l'intera organizzazione del gruppo, portando a una svalutazione di 96 milioni di dollari del suo stock di patate.

Spin-off di ConAgra Foods, gestito dall'Idaho e partner di tutte le principali catene di fast-food, Lamb Weston è il numero uno americano e il numero due mondiale delle patate surgelate e dei loro derivati, come patatine fritte, chips  e simili.

I risultati ottenuti dalla separazione dalla precedente società madre sono stati molto buoni: il fatturato è cresciuto a un tasso medio annuo del 9% tra il 2017 e il 2023, mentre, escludendo il periodo Covid, il margine EBITDA è rimasto superiore al 20% e il gruppo ha restituito 1,2 miliardi di dollari ai suoi azionisti.

Il programma di investimenti per modernizzare la base produttiva dovrebbe essere completato entro il 2025. Entro il 2026, Lamb Weston dovrebbe essere in grado di generare un cash flow operativo di almeno 1,3-1,4 miliardi di dollari, con investimenti annuali normalizzati di circa 700 milioni di dollari all'anno.

Ciò suggerisce la capacità di generare un flusso di cassa libero di 600-700 milioni di dollari entro il 2026. Questa proiezione sarà rapportata all’attuale capitalizzazione di Borsa di 11,5 miliardi di dollari.

La struttura del capitale di Lamb Weston è piuttosto aggressiva, con un debito quasi triplo rispetto al capitale proprio e il 40% del debito a tasso variabile. Tuttavia, il debito netto rappresenta un multiplo di x2,3 dell'EBITDA e non ci sono scadenze di rimborso importanti prima del 2027.

Sulla base del suo valore d'impresa (capitalizzazione di mercato più debito netto) Lamb Weston è valutata a meno di nove volte il suo EBITDA previsto per i prossimi due anni. Data la natura difensiva dell'azienda, alcuni investitori a lungo termine vedranno senza dubbio in questa operazione un'interessante opportunità di ingresso.