L'International Sustainability Standards Board (ISSB), con sede a Francoforte, ha proposto degli standard globali di rendicontazione "di base", che hanno attirato oltre 1.300 risposte https://www.ifrs.org/projects/work-plan/climate-related-disclosures/exposure-draft-and-comment-letters/#view-the-comment-letters appena pubblicato.

L'obiettivo è un reporting più rigoroso, per rendere più difficile il 'greenwashing' o le dichiarazioni gonfiate sul clima.

Pur sostenendo ampiamente la creazione di norme globali, molti chiedono una migliore definizione dei concetti chiave, un'introduzione graduale più lunga e sottolineano la necessità che siano 'interoperabili' con gli standard in corso di elaborazione da parte dell'Unione Europea e della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti.

Ad esempio, il termine di base 'legato al clima' non è sufficientemente chiaro, ha detto EY, una delle Big Four del mondo che si occuperà della revisione delle informazioni ISSB.

Le aziende affermano che senza interoperabilità, sarà più difficile per le giurisdizioni accettare le informative delle aziende che utilizzano norme diverse da loro, il che significa una costosa duplicazione delle informative.

"Pertanto, l'interoperabilità tra i prossimi standard ISSB e i requisiti giurisdizionali rimane una delle maggiori sfide che il lavoro di armonizzazione deve affrontare... è importante evitare un'ulteriore frammentazione", ha affermato il Fondo Monetario Internazionale.

Il London Stock Exchange Group, i cui listini saranno conformi alle informazioni dell'ISSB, ha detto che lo sviluppo di più standard e approcci contemporaneamente rischia la frammentazione.

LSEG ha dichiarato di aver identificato diverse differenze chiave nelle definizioni utilizzate dall'UE e dall'ISSB.

Le norme dell'UE coprono le informazioni ambientali, sociali e di governance (ESG), nonché la rendicontazione dell'impatto dell'azienda sull'ambiente, nota come doppia materialità.

Le norme ISSB si concentrano in gran parte sull'impatto del cambiamento climatico su un'azienda.

La BCE ha affermato che per soddisfare le aspettative degli utenti, qualsiasi standard internazionale dovrebbe includere la doppia materialità.

Ha esortato l'ISSB e gli altri standard setter a "limare" le differenze e a elaborare standard di base che siano ampiamente implementati a livello globale.

Il tempo stringe, poiché l'UE mira a finalizzare il suo primo gruppo di regole di divulgazione ESG entro novembre, mentre l'ISSB dovrebbe finalizzare le proprie regole entro la fine dell'anno.