La vendita della rete è un elemento chiave del piano dell'Amministratore Delegato Pietro Labriola per rinnovare Telecom Italia (TIM) e tagliare il suo debito di 25 miliardi di euro (27,1 miliardi di dollari).

Il consiglio di amministrazione di TIM questo mese ha dato mandato a Labriola di avviare un processo di offerta formale e di cercare offerte migliori da parte del finanziatore statale italiano CDP e di Macquarie, oltre che dal pretendente rivale KKR entro il 18 aprile.

TIM ha fornito ad entrambe le parti ulteriori dati sulla sua attività di rete venerdì scorso e i contendenti hanno iniziato una rivalutazione delle loro offerte iniziali, hanno aggiunto le fonti.

CDP, che detiene una partecipazione del 10% in TIM, aveva inizialmente offerto circa 18 miliardi di euro, debito incluso, come parte di un piano per combinare le attività di rete di TIM con quelle della rivale più piccola Open Fiber, hanno detto le fonti.

CDP e Macquarie sono entrambi investitori in Open Fiber.

KKR, che possiede già una quota di minoranza nella rete fissa di TIM, ha offerto 20 miliardi di euro, compreso un meccanismo di earnout da 2 miliardi di euro, secondo le fonti che hanno familiarità con la questione.

VIVENDI VUOLE DI PIÙ

Entrambe le offerte rivali iniziali hanno valutato i preziosi asset di rete di TIM almeno 10 miliardi di euro al di sotto del prezzo di 31 miliardi fissato da Vivendi, il principale investitore di TIM, hanno detto in precedenza le fonti.

Il gruppo francese dei media Vivendi, che ha abbandonato il consiglio di amministrazione a gennaio dopo un ciclo di colloqui infruttuosi con il governo sul futuro di TIM, ha forti riserve sul processo di offerta, secondo fonti separate.

Il gruppo francese, che detiene una partecipazione del 24% in TIM e il cui sostegno potrebbe essere fondamentale per la realizzazione di qualsiasi accordo di rete, non crede che una nuova tornata di offerte possa colmare il divario di valutazione, hanno aggiunto le fonti.

Vivendi sta spingendo per negoziare con il Governo italiano una soluzione alternativa per TIM, finalizzata alla privatizzazione del gruppo telefonico come parte di una divisione dei suoi asset.

Roma dispone di 'poteri d'oro' che può utilizzare per respingere interessi indesiderati sulla rete di TIM, un asset che considera di importanza strategica nazionale.

L'amministrazione del Primo Ministro Giorgia Meloni ha ripetutamente affermato di voler garantire il controllo pubblico della rete di TIM. (1 dollaro = 0,9240 euro)