NEW YORK (Reuters) - Visa e Mastercard hanno raggiunto un accordo da circa 30 miliardi di dollari per ridurre le commissioni sulle carte di credito e di debito per gli esercenti, con la possibilità che alcuni risparmi vengano trasferiti ai consumatori attraverso una riduzione dei prezzi.

L'accordo antitrust è uno dei più grandi nella storia degli Stati Uniti e, se approvato in tribunale, risolverà la maggior parte delle controversie a livello nazionale iniziate nel 2005.

I commercianti accusano da tempo Visa e Mastercard di applicare 'swipe fees', ovvero le commissioni che gli esercenti pagano alle banche emittenti e alle società di carte di credito per consentire le transazioni, eccessivamente elevate e di impedire loro, attraverso regole "anti-steering", di indirizzare i clienti verso mezzi di pagamento più economici.

Le 'swipe fees' comprendono in genere piccole commissioni fisse più una percentuale dell'importo totale della vendita e, secondo Bankrate.com, si aggirano in media tra l'1,5% e il 3,5% per transazione.

In base all'accordo, Visa e Mastercard ridurranno questo tipo di commissioni di almeno quattro punti base (0,04 punti percentuali) per tre anni per garantire un tasso medio di sette punti base inferiore alla media attuale per cinque anni.

Entrambe le società delle carte di credito hanno inoltre concordato di fissare un tetto massimo ai tassi per cinque anni e di eliminare le misure anti-steering.

Gli esercenti avranno maggiore discrezionalità nell'offrire sconti o imporre sovrapprezzi sulle carte con commissioni più alte.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)