TOP STORIES ITALIA : Bolloré dimezza quota in Mediobanca e scende al 2,769%
21 gennaio 2021 alle 19:19
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MILANO (MF-DJ)--Prosegue la discesa programmata di Vincent Bollorè nel capitale di Mediobanca.
Il finanziere bretone ha comunicato attraverso Consob che la sua holding, Financiere du Perguet sas, è scesa dal 4,347% al 2,769%.
L'operazione è datata 13 gennaio.
La mossa era attesa oltre ad essere scritta nei suoi bilanci: le azioni erano iscritte come contratti di vendita a termine e il calendario prevedeva appunto l'arco temporale del 2021. Bollorè lasciò il patto di sindacato nel settembre 2018 (allora aveva il 7,9%) proprio per avere mani libere per la vendita che sarebbe avvenuta gradualmente. Di lì a poco il Patto venne trasformato in un accordo di consultazione perchè altri azionisti avevano la stessa esigenza.
Questa fu la nascita del cosiddetto patto light che oggi detiene il 12,54% del capitale dell'istituto di Piazzetta Cuccia. Va ricordato che l'accordo non prevede impegni nè di blocco nè di voto sulle azioni apportate (a differenza dello storico patto di sindacato di blocco cessato il 31 dicembre 2018) e regola le modalitá di incontro per condividere riflessioni e considerazioni in merito all'andamento del gruppo. Il principale azionista dell'intesa è oggi il Gruppo Mediolanum (nel Patto sono presenti tra gli altri Fininvest, il Gruppo Gavio, il Gruppo Ferrero, il Gruppo Pecci, Angelini Partecipazioni e Vittoria Ass.).
In pratica l'uscita di Bollorè dal patto fu la mossa che - seppur involontariamente - aprì la porta all'ingresso dell'imprenditore Leonardo Del Vecchio. Del Vecchio si è portato oggi all'11,92% di Mediobanca (ha un'autorizzazione a salire fino a ridosso del 20%) ed è a un passo dalla quota detenuta dal Patto di Consultazione.
Mediobanca S.p.A. figura tra i principali gruppi bancari italiani. I ricavi (al lordo delle operazioni infragruppo) per attività sono così dettagliati:
- banca al dettaglio (33,6%): vendita di prodotti e servizi bancari classici e specializzati (credito al consumo, finanziamenti immobiliari, ecc.) attraverso una rete di 253 agenzie con sede in Europa;
- gestione patrimoniale (24,6%);
- banca di investimento, finanziamento e merchant bank (21,3%): consulenza in fusioni-acquisizioni, finanziamenti strutturati, operazioni su azioni, ingegneria finanziaria, leasing, ecc.;
- gestione del portafoglio (13,9%): in particolare gestione del 13,25% di Assicurazioni Generali;
- altri (6,6%).
A fine giugno 2023, il gruppo gestisce 60,5 Mld EUR di depositi e 52,5 Mld EUR di crediti.
Il 89,7% dei ricavi è generato in Italia.