MILANO (MF-DJ)--Prosegue la discesa programmata di Vincent Bollorè nel capitale di Mediobanca.

Il finanziere bretone ha comunicato attraverso Consob che la sua holding, Financiere du Perguet sas, è scesa dal 4,347% al 2,769%.

L'operazione è datata 13 gennaio.

La mossa era attesa oltre ad essere scritta nei suoi bilanci: le azioni erano iscritte come contratti di vendita a termine e il calendario prevedeva appunto l'arco temporale del 2021. Bollorè lasciò il patto di sindacato nel settembre 2018 (allora aveva il 7,9%) proprio per avere mani libere per la vendita che sarebbe avvenuta gradualmente. Di lì a poco il Patto venne trasformato in un accordo di consultazione perchè altri azionisti avevano la stessa esigenza.

Questa fu la nascita del cosiddetto patto light che oggi detiene il 12,54% del capitale dell'istituto di Piazzetta Cuccia. Va ricordato che l'accordo non prevede impegni nè di blocco nè di voto sulle azioni apportate (a differenza dello storico patto di sindacato di blocco cessato il 31 dicembre 2018) e regola le modalitá di incontro per condividere riflessioni e considerazioni in merito all'andamento del gruppo. Il principale azionista dell'intesa è oggi il Gruppo Mediolanum (nel Patto sono presenti tra gli altri Fininvest, il Gruppo Gavio, il Gruppo Ferrero, il Gruppo Pecci, Angelini Partecipazioni e Vittoria Ass.).

In pratica l'uscita di Bollorè dal patto fu la mossa che - seppur involontariamente - aprì la porta all'ingresso dell'imprenditore Leonardo Del Vecchio. Del Vecchio si è portato oggi all'11,92% di Mediobanca (ha un'autorizzazione a salire fino a ridosso del 20%) ed è a un passo dalla quota detenuta dal Patto di Consultazione.

cce

MF-DJ NEWS

2119:16 gen 2021

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January 21, 2021 13:18 ET (18:18 GMT)