Il proprietario di TikTok, ByteDance, mercoledì ha perso la sua sfida in tribunale contro la sua designazione come gatekeeper secondo le regole tecnologiche di riferimento dell'Unione Europea, in una spinta per i regolatori antitrust dell'UE che cercano di limitare il potere delle Big Tech.

In base al Digital Markets Act (DMA), i gatekeeper sono tenuti a rendere le loro app di messaggistica interoperabili con i rivali, a lasciare che gli utenti decidano quali app preinstallare sui loro dispositivi e non sono autorizzati a favorire i propri servizi rispetto ai rivali.

ByteDance aveva sostenuto che la sua designazione rischia di compromettere l'obiettivo della DMA, proteggendo le aziende dominanti dai concorrenti più recenti come TikTok, che non ha una posizione radicata.

Il Tribunale di Lussemburgo si è schierato con la Commissione Europea e ha respinto la sua sfida, affermando che ByteDance non aveva sufficientemente motivato le sue argomentazioni.

"La Commissione aveva il pieno diritto di ritenere che Bytedance fosse un gatekeeper", hanno affermato i giudici.

Hanno detto che l'azienda ha soddisfatto le soglie quantitative della DMA, per quanto riguarda il suo valore di mercato globale, il numero di utenti di TikTok all'interno dell'Unione Europea e il numero di anni durante i quali è stata raggiunta la soglia relativa al numero di utenti.

La Corte ha anche sottolineato il forte aumento di popolarità di TikTok, che l'ha messo alla pari con i rivali Meta Platforms e Alphabet.

"Ha rapidamente consolidato la sua posizione e l'ha addirittura rafforzata negli anni successivi, nonostante il lancio di servizi concorrenti come Reels e Shorts, al punto da raggiungere, in breve tempo, la metà delle dimensioni, in termini di numero di utenti all'interno dell'Unione Europea, di Facebook e di Instagram", hanno detto i giudici.

Il caso è T-1077/23 Bytedance/Commissione. (Servizio di Foo Yun Chee; redazione di Philip Blenkinsop e Louise Heavens)