La European Consumer Organisation (Beuc)e otto dei suoi membri hanno espresso le proprie preoccupazioni alla Commissione e alla Rete dei centri europei dei consumatori sostenendo che WhatsApp sta iniquamente spingendo i propri utenti ad accettare la nuova policy sulla privacy che autorizza il servizio di messaggistica a condividere alcuni dati con Facebook e altre aziende.

Il Commissario europeo alla giustizia Didier Reynders ha detto di condividere questi timori, ed ha chiesto a WhatsApp di fornire chiarimenti sulla policy e sulla conformità di quest'ultima con le leggi Ue in materia di diritto dei consumatori.

"WhatsApp ha fino a fine febbraio per risponderci con impegni concreti su come intende rispondere ai nostri timori", ha detto Reynders in un comunicato.

In modo particolare l'Ue vuole capire se l'azienda fornisca informazioni sufficienti nei propri nuovi termini di servizio e se le notifiche che inducono gli utenti ad accettare i nuovi termini e la nuova privacy policy siano corrette.

La Commissione si è detta preoccupata dagli scambi di dati personali tra WhatsApp e parti terze o altre aziende del gruppo Facebook/Meta.

"Siamo pronti a spiegare alla Commissione europea come proteggiamo la privacy dei nostri utenti rispettando gli obblighi delle norme Ue", ha detto un portavoce di WhatsApp.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)