Lo ha detto l'autorità antitrust Ue, reiterando un avvertimento simile da parte della controparte britannica a dicembre.

Il gigante statunitense, che l'anno scorso si è impegnato a investire oltre 10 miliardi di dollari in OpenAI in cambio di un posto nel consiglio di amministrazione senza diritto di voto, ha detto di non possedere alcuna quota di OpenAI.

In precedenza la Commissione europea aveva detto che stava seguendo attentamente gli sviluppi.

"La Commissione europea sta verificando se l'investimento di Microsoft in OpenAI possa essere soggetto a scrutinio ai sensi del regolamento Ue sulle fusioni", si legge in un comunicato dell'esecutivo, che agisce come garante della concorrenza.

La Commissione ha detto che alcuni accordi stipulati tra grandi operatori del mercato digitale e sviluppatori e fornitori di intelligenza artificiale generativa sono oggetto di indagine per verificare l'impatto sulle dinamiche di mercato. Tuttavia non ha fatto i nomi delle aziende sotto esame.

La Commissione ha dato alle parti interessate tempo fino all'11 marzo per fornire un feedback sulla concorrenza nei mondi virtuali e nell'intelligenza artificiale generativa.

Ha inoltre inviato richieste di informazioni a diverse grandi aziende digitali su questi due argomenti.

"Stiamo invitando le imprese e gli esperti a segnalarci eventuali problemi di concorrenza che potrebbero percepire in questi settori, e allo stesso tempo stiamo monitorando attentamente le partnership di intelligenza artificiale per garantire che non distorcano indebitamente le dinamiche di mercato", ha detto Margrethe Vestager, Commissaria europea per la concorrenza.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Gianluca Semeraro)