ZURIGO (awp/ats/awp) - Forte calo degli utili per Mobilezone nel primo semestre, che con i risultati odierni ha deluso le aspettative del mercato. Il gruppo attivo nella vendita di cellulari nonché di servizi legati alla telefonia e a internet ha comunicato di essere stato penalizzato dagli effetti dei tassi di cambio e dalle sue attività online in Germania. Le previsioni di redditività sono state quindi corrette al ribasso per l'intero 2023.

Nei primi sei mesi dell'anno, il giro d'affari è diminuito del 5,2% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 474,2 milioni di franchi. Nel rapporto semestrale pubblicato oggi, l'azienda ha dichiarato di aver subito un calo della crescita organica di 15 milioni e effetti valutari negativi per 17 milioni. Mentre le vendite sono aumentate del 7,1% in Svizzera, sono diminuite dell'8,9% in Germania.

In termini di redditività, l'utile operativo (Ebit) si è contratto del 19% a 28,1 milioni e il margine operativo è sceso di un punto al 5,9%. L'utile netto, da parte sua, si è attestato a 20,9 milioni, in forte calo del 19,6% rispetto al primo semestre del 2022. Mobilezone ha spiegato questa flessione con le attività in Germania - dove l'Ebit è nettamente sceso - con oneri eccezionali legati alla riduzione dei costi e con gli ammortamenti sulle acquisizioni.

Queste cifre hanno disatteso, sotto tutti i punti di vista, le previsioni degli analisti interpellati da AWP.

Alla luce di tali risultati e del rallentamento delle attività in Germania, la direzione ha abbassato l'obiettivo per quanto riguarda l'Ebit per l'intero anno in corso. Ora conta su un utile operativo tra i 65 e i 72 milioni di franchi, rispetto alla precedente previsione di 70-77 milioni di franchi.

Queste nuove cifre includono 2 milioni per le misure di riduzione dei costi e di ammortamenti per 1,5 milioni. Entro il 2025, anziché il 2024 come previsto in precedenza, il margine Ebit dovrebbe salire all'8%.

Se gli obiettivi finanziari fissati per il 2023 saranno raggiunti, Mobilezone pagherà ai suoi azionisti un dividendo di almeno 90 centesimi per azione.