(Alliance News) - Giovedì, le principali borse in Europa hanno chiuso in positivo, dopo che i dati sull'inflazione negli Stati Uniti hanno indicato un ampio allentamento delle pressioni sui prezzi, con il tasso principale e il tasso core al di sotto delle previsioni, a sostegno dell'ipotesi che la Fed finisca presto la sua campagna di inasprimento monetario.

Giovedì, dopo il rilascio di nuovi dati economici USA, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, la conferma del tasso nella riunione del 20 settembre ha una probabilità che è salita al 91% per la conferma intervallo 525/550 bps.

Il rialzo di 25 bps nel target 550/575 bps è invece prezzato al 9%.

Il tasso di inflazione annuo degli USA è salito al 3,2% a luglio dal 3,0% di giugno ma al di sotto delle previsioni del 3,3%, come reso noto dall'US Bureau of Labor Statistics giovedì. L'accelerazione di luglio segna una battuta d'arresto dei 12 mesi consecutivi di ribassi, dovuti agli effetti base.

Su base mensile, l'inflazione statunitense è stata dello 0,2% a luglio, la stessa di giugno e in linea con le aspettative del mercato.

Sul fronte del mercato del lavoro, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono salite oltre le aspettative nella scorsa settimana, come reso noto giovedì dal Dipartimento del Lavoro. Il numero di americani che hanno presentato domanda di indennità di disoccupazione è balzato di 21.000 unità rispetto alla settimana precedente a 248.000 unità nella settimana finita il 5 agosto, nettamente al di sopra delle aspettative di 230.000 unità.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rialzo dello 0,9% a 28.575,05, il Mid-Cap è salito con l'1,0% a 42.145,35, lo Small-Cap in attivo dello 0,3% a 26.933,92 e l'Italia Growth in verde dello 0,4% a 8.917,05.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in verde dello 0,4%, il CAC 40 di Parigi su dell'1,5%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha terminato in attivo dello 0,9%.

Sull'indice principale di Piazza Affari, nei quartieri alti si è visto Moncler, che ha chiuso su del 3,6% in scia al verde della vigilia, seppure con lo 0,3%.

Bene anche Banco BPM, su del del 2,9%. Il titolo, che ha chiuso con prezzo a EUR4,34, replica al saldo attivo della vigilia del 5,5%.

Telecom Italia ugualmente si è posizionato sui quartieri alti con un rialzo del 2,8%, mentre i colloqui tra il fondo KKR e il Tesoro per l'acquisto di Netco si sono intensificati. Come spiega Francesco Bonazzi su Alliance News, "la data importante nella gestione del dossier, fino a ieri, era quella del 30 settembre, entro la quale il fondo KKR deve presentare la sua offerta vincolante per la rete Telecom. Un'offerta che oscilla tra EUR21 ed EUR23 miliardi di valore, a seconda di come si configurano alcuni asset. Ma adesso tutti i riflettori sono puntati sulla prossima riunione del Consiglio dei Ministri, prevista per il 28 agosto, alla ripresa dei lavori del governo dopo la pausa estiva.

"Indiscrezioni non smentite dall'esecutivo parlano di un'intesa a quattro tra ministero dell'Economia, Cassa Depositi e Prestiti (che ha il 10% di Telecom Italia), F2i e KKR. Per ufficializzare l'ingresso in campo del Tesoro è ovviamente necessario un passaggio formale a Palazzo Chigi. Sempre a fine agosto, in parallelo, il fondo USA dovrebbe firmare le linee di credito con un pool di 10 banche (in parte anche creditrici di TIM) per circa EUR10,5 miliardi", sottolinea l'editorialista di Alliance News.

Intesa Sanpaolo è avanzato invece dell'1,9%, facendo seguito al verde della vigilia chiusa con il 2,3%.

Tra i pochi ribassisti, Pirelli ha ceduto lo 0,4%, chiudendo per la settima sessione di fila sul lato dei ribassisti.

Sul Mid-Cap, Saras ha portato a casa un verde del 3,7% in scia al verde di mercoledì con il 2,7%, con il titolo ben trainato dai rialzi del prezzo del petrolio.

Brunello Cucinelli è avanzato invece del 4,1% - in seguito al verde di mercoledì con l'1,1% - prendendosi la testa del listino.

Banca Popolare di Sondrio ha chiuso in rialzo dell'1,2%, grazie a un semestre con un utile netto record di EUR207,1 milioni da EUR105,0 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Il margine di interesse ammonta a EUR427,0 milioni in crescita da EUR320,0 milioni del primo semestre 2022.

In nota negativa, Mutuionline ha fatto un passo indietro del 6,0% con nuovo prezzo a EUR28,25.

Sul segmento Small-Cap, Aquafil ha chiuso in rialzo del 2,9%, portando il prezzo a EUR3,35. Il titolo su base settimanale marca comunque un rosso di circa il 7%.

Autostrade Meridionali ha invece raccolto il 5,2%, portando l'attivo su base settimanale al 32% circa.

Netweek ha invece ceduto il 5,4%. Sul titolo si è registrato un alto volume di scambi, pari a oltre 92.000 pezzi scambiati, rispetto a una media giornaliera a tre mesi di 15.700 circa.

SIT ha invece lasciato sul parterre il 2,8%, dopo l'1,4% di verde della vigilia.

Fra le PMI, Arterra Bioscience ha portato a casa un più 7,2%, virando al rialzo dopo due sedute ribassiste.

Altea Greenpower ha invece raccolto il 3,7%, dopo lo 0,8% di passivo della vigilia.

Ecosuntek è salito con l'1,3% dopo aver comunicato mercoledì in serata che Eco Trade, società controllata al 63,4%, ha firmato in data 31 luglio due accordi preliminari che prevedono l'acquisto delle partecipazioni detenute in + Energia Spa da Paolo Marinangeli per una quota del 17,90% e dalla Soni Mar Srl per una quota del 26,875% per una quota complessiva del 45% circa. L'acquisto prevede un prezzo complessivo di circa EUR21,3 milioni da versarsi al closing, previsto entro la fine di ottobre 2023. Mercoledì è stata corrisposta una somma di poco inferiore a EUR1,3 milioni a titolo di caparra confirmatoria.

Nelle retrovie Estrima ha ceduto il 4%, dopo il verde dello 0,9% della vigilia.

A New York, il Dow sta salendo dello 0,7%, il Nasdaq su dello 0,7%, mentre l'S&P 500 sta salendo dello 0,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1018 contro USD1,0978 di mercoledì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,2732 da USD1,2720 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD87,28 al barile contro USD87,00 al barile di ieri sera in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.918,59 l'oncia da USD1.950,75 l'oncia di mercoledì sera.

Il calendario economico di venerdì prevede, alle 0800 CEST, i dati del Prodotto Interno Lordo britannico insieme alla produzione industriale mentre, alle 1000 CEST, è previsto il saldo della bilancia commerciale italiana.

Dagli USA, alle 1430 CEST, spazio all'indice dei prezzi alla produzione; alle 1900 CEST, arriveranno i dati sugli impianti di trivellazione di Baker Hughes e, come di consueto il venerdì, alle 2230 CEST, il COT Report.

Nel calendario societario, non è previsto nessun evento in programma.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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