ROMA (MF-DJ)--La Bce ha approvato "una prima serie di soluzioni basilari di progettazione" sull'euro digitale. Lo ha detto ieri Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce e presidente della task force sulla materia, in audizione al Parlamento Ue.

Le decisioni, come riportato su MF-Milano Finanza del 24 settembre, riguardano le modalità di trasferimento dell'euro digitale (online in via preferenziale, ma ci saranno anche soluzioni offline), il livello di privacy (che sarà alto, anche se non ci sarà il totale anonimato, con la possibilità di maggiore riservatezza per piccole operazioni) e il limite al possesso per ogni individuo (ci sarà ma la soglia sarà fissata in seguito). Inoltre è stato delineato il ruolo delle banche, che lavoreranno soprattutto con gli utenti finali, e quello dell'Eurosistema, che resterà centrale nell'emissione e nel regolamento delle transazioni. In tal senso resta da definire la tecnologia da utilizzare. Si potrebbe optare per quella tradizionale o per la distributed ledger technology (Dlt).

Queste scelte non implicano che l'Eurosistema passerà con certezza alla fase di realizzazione dell'euro digitale. La decisione sarà presa a ottobre 2023. In seguito sarà approvata in modo definitivo l'emissione della valuta. Anche i legislatori dovranno intervenire. La Commissione Ue presenterà un regolamento sulla materia nel primo trimestre 2023. Le banche saranno la controparte diretta per i privati, i commercianti e le imprese che utilizzeranno l'euro digitale. Gli istituti aprirebbero conti e wallet, farebbero i controlli antiriciclaggio e fornirebbero i dispositivi o la tecnologia necessari per pagare nei negozi fisici, online o da persona a persona, ha rilevato Panetta.

L'Eurosistema sta lavorando anche a prototipi di prova, per cui sono stati scelti Nexi, Worldline, Epi, Caixabank e Amazon. Il membro Bce ha spiegato che si tratta di una "opportunità di apprendimento", rispondendo in audizione alle domande degli europarlamentari sulla scelta di Amazon. La società europea controllata dal colosso americano dell'e-commerce non sarà pagata e non riceverà alcun tipo di dato dall'Eurosistema. Non c'è nessun accordo sui prossimi passi dell'euro digitale, i cui servizi saranno offerti soltanto da società vigilate in Europa. I risultati dell'esercizio sui prototipi saranno pubblici.

Per la distribuzione dell'euro digitale, ha aggiunto Panetta, ci sarà uno "schema", ovvero un insieme di regole e standard che dovranno essere seguite dagli operatori. Ci sarà anche un marchio specifico. "Un euro digitale ben progettato porterebbe vantaggi a tutti. Assicurerebbe a tutti la disponibilità di un'infrastruttura standardizzata. Inoltre, costituirebbe una solida base per gli intermediari che offrono servizi di pagamento in tutta l'Eurozona", ha detto Panetta aggiungendo che "una cooperazione di successo richiederà una strategia di pricing che fornisca adeguati incentivi economici per promuovere l'adozione dell'euro digitale. Stiamo analizzando un possibile modello di remunerazione, un tema che interessa anche la Commissione Ue".

Sull'euro digitale è attiva da tempo anche la Banca d'Italia. Via Nazionale ha sperimentato con successo soluzioni per collegare il mondo Dlt con l'attuale sistema dei pagamenti. In questo modo sarebbe possibile trasferire asset digitali con la Dlt a fronte di un regolamento sicuro con moneta di banca centrale (e quindi non con criptovalute) attraverso Tips. L'Eurosistema sta valutando anche altre opzioni, come quella di tokenizzare la moneta di banca centrale e renderla disponibile su Dlt. La soluzione di Bankitalia, che è stata pubblicata in un paper e sarà presentata in un convegno tecnico per gli operatori oggi a Milano, consentirebbe solidità e rapidità, visto che utilizza l'attuale sistema dei pagamenti. Non è escluso comunque che altre strategie possano essere approfondite ed eventualmente adottate anche in futuro.

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3008:18 set 2022


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