NanoString Technologies, Inc. ha annunciato la pubblicazione di nuovi dati generati dallo Spatial Molecular Imager (SMI) CosMxo. Questi dati sono stati generati da campioni di fegato umano fissati in formalina e inseriti in paraffina (FFPE) e mostrano la migliore qualità dei dati di CosMx SMI. Il set di dati evidenzia l'elevata sensibilità di CosMx SMI, con la capacità di rilevare e quantificare una media di 1.150 trascritti per cellula e di massimizzare gli approfondimenti biologici rilevando 676 geni unici.

Il set di dati rappresenta anche l'elevata specificità di CosMx SMI, con oltre il 99% dei conteggi identificati sui geni mirati. CosMx SMI consente l'imaging ad alta risoluzione di oltre 1.000 RNA e più di 64 analiti proteici all'interno di sezioni di tessuto intero morfologicamente intatte. Lo strumento CosMx consente ai ricercatori di visualizzare e quantificare l'espressione genica e proteica a risoluzione monocellulare e subcellulare in campioni di tessuto freschi e congelati e FFPE.

Utilizzando un approccio multimodale, compresa l'imaging delle proteine, CosMx SMI offre la migliore segmentazione cellulare della categoria. Questa analisi in situ ad alta complessità consente inoltre ai ricercatori di eseguire analisi di tipizzazione cellulare, di stato cellulare, funzionali e di interazione cellula-cellula in un unico esperimento, generando atlanti cellulari ad alta risoluzione. NanoString ha utilizzato CosMx SMI per caratterizzare il tessuto epatico FFPE di pazienti normali e con carcinoma epatocellulare.

I dati sul fegato umano di CosMx forniscono una mappa di espressione subcellulare di 1.000 geni e un atlante di tessuto monocellulare che categorizza ogni cellula del tessuto come uno dei 18 tipi cellulari unici. Il set di dati completo è composto da oltre 800.000 cellule singole e ~700 milioni di trascritti, e un atlante tissutale a cellula singola su un'area di circa 180 mm2 di tessuto epatico. L'analisi high-plex ha fornito una visione profonda dei cambiamenti cellulari e tissutali che si verificano nel cancro, compresa l'infiltrazione di diverse cellule immunitarie.