ZURIGO (awp/ats) - Affari in espansione nel 2023 per Orell Füssli, impresa che vanta una storia di oltre 500 anni: il gruppo zurighese attivo nell'editoria e nella produzione di banconote ha visto i ricavi salire (su base annua) del 7% a 232 milioni di franchi. L'utile operativo Ebit è passato da 15 a 18 milioni, mentre l'utile netto si è attestato a 15 milioni, contro i 12 milioni dell'esercizio precedente.

Visto il buon andamento degli affari il consiglio di amministrazione proporrà all'assemblea generale di aumentare da 3,40 a 3,90 il dividendo versato agli azionisti. E al capitolo prospettive l'impresa si aspetta per il 2024 un'ulteriore crescita dei ricavi, ma un margine Ebit inferiore sulla scia dell'aumento dei costi per salari, energia e affitti.

Le novità odierne sono state bene accolte in borsa, con il titolo Orell Füssli che in tarda mattinata è arrivato a guadagnare sino al 4%. Dall'inizio di gennaio il corso ha però perso il 2% e negativa rimane anche la performance sull'arco di un anno: -9%.

Attualmente attivo con un organico di 665 impieghi, il gruppo Orell Füssli può essere considerato una delle più anziane aziende elvetiche. La società fa risalire infatti la sua storia al 1519, quando a Zurigo era attivo il tipografo Christoph Froschauer, che creò le fondamenta dell'impresa e che nel 1531 stampò la Bibbia zurighese con prefazione di Zwingli (l'originale è al Grossmünster), prima di morire di peste nel 1564. La società è quotata alla borsa di Zurigo dal 1897.