Mercoledì Volkswagen (VW) si è nuovamente scusata con i clienti in Inghilterra e Galles, impegnandosi a ricostruire la fiducia.
"L'accordo rappresenta un'altra importante pietra miliare per il Gruppo Volkswagen, che continua a superare gli eventi profondamente deplorevoli che hanno portato al settembre 2015", ha dichiarato Philip Haarmann, responsabile legale di VW, in un comunicato.
Ma l'azienda, che sta anche contribuendo alle spese legali dei ricorrenti e ad altri onorari, non ha fatto ammissioni in merito alla responsabilità, alla causalità o alla perdita, affermando che i costi dei processi e degli appelli di Londra hanno reso prudente la ricerca di un accordo.
Volkswagen ha dichiarato che circa 11 milioni di auto in tutto il mondo - e 1,2 milioni in Gran Bretagna - erano dotate di un software che ingannava i test sulle emissioni diesel progettati per limitare le esalazioni delle auto di ossido di azoto (NOx).
Il cosiddetto scandalo "dieselgate" ha scatenato la più grande crisi aziendale nella storia della società, costando all'azienda tedesca più di 32 miliardi di euro (34 miliardi di dollari) in revisioni di veicoli, multe e spese legali fino ad oggi.
Gli studi legali che rappresentano gli automobilisti in Inghilterra e Galles, guidati da Slater and Gordon e Leigh Day, hanno sostenuto che VW ha ingannato le persone nell'acquisto di auto che violavano le normative sulle emissioni, installando i cosiddetti "defeat devices".
"Questo accordo evita la necessità di un processo lungo, complesso e costoso...", ha dichiarato l'Amministratore Delegato di Slater and Gordon, David Whitmore, il cui gruppo è stato finanziato dal finanziatore di cause Therium.
Therium ha iniziato a finanziare la causa nel settembre 2016.
(1 dollaro = 0,7984 sterline)
(1 dollaro = 0,9369 euro)
