La posizione competitiva di PayPal, un tempo privilegiata, è minata dalla feroce concorrenza di Apple Pay, Stripe, Ayden e altri. Anche Google e Amazon sono intenzionate a entrare in questo settore, nel quale Amazon ha già una ben consolidata esperienza.

PayPal Checkout — che rappresenta un terzo del fatturato consolidato — è il più esposto. Tuttavia, il gruppo rimane un attore importante nella gestione dei processi di pagamento per conto di terzi, come Uber, Booking, eBay e Spotify; sta inoltre sviluppando con un certo successo l’offerta "buy now, pay later" (compra adesso, paga dopo).

PayPal gestisce ancora 23 miliardi di transazioni all'anno, per un volume di 1,4 trilioni di dollari, su 200 mercati, in 150 valute diverse e per conto di 35 milioni di commercianti; mentre siamo più cauti con i 400 milioni di portafogli "consumer" che dichiara.

Questi volumi, la sua infrastruttura integrata e la sua comprovata esperienza in termini di conformità e sicurezza sono altri punti di forza innegabili. Ma saranno sufficienti di fronte alla concorrenza?

Il mercato ha i suoi dubbi. Lo dimostra la valutazione assegnata questa settimana a PayPal, scesa a quindici volte gli utili, cioè ai minimi storici. Un valore lontano, molto lontano, dai livelli di cento volte gli utili visti durante la pandemia!

E questo nonostante una traiettoria di crescita davvero mozzafiato. In dieci anni, PayPal ha quintuplicato il fatturato e gli utili annuali, mantenendo costanti i suoi livelli di margini e redditività.

Una redditività peraltro decente ma non sbalorditiva: un buon promemoria per ricordare che la sua attività di gestione dei pagamenti non è una panacea, come alcuni avevano dimenticato.

L'eccezionale track record dell'azienda deve molto al precedente CEO Dan Schulman, un vero e proprio "costruttore di imperi" che ha effettuato un'acquisizione dopo l'altra. Tuttavia, la rotta è destinata a cambiare e l'allocazione del capitale si concentrerà ora principalmente sul riacquisto di azioni.

Se — e solo se — PayPal manterrà la sua quota di mercato, gli azionisti che entrano a questi livelli di prezzo dovrebbero essere soddisfatti a lungo termine.