PharmaCyte Biotech, Inc. ha annunciato di aver avviato il primo di una serie di studi per verificare la capacità della sua terapia contro il cancro al pancreas di trattare l'ascite maligna. L'avvio di questo primo studio è stato possibile dopo che PharmaCyte ha prodotto con successo una Banca di cellule master e ha dimostrato che la Banca di cellule master è priva di agenti avventizi. Lo studio iniziale di PharmaCyte mira a stabilire un modello murino di ascite maligna che serva da base per ulteriori studi sull'efficacia di CypCaps più ifosfamide.

Questo studio prevede l'inoculazione nello spazio peritoneale di topi geneticamente predisposti di cellule di carcinoma del colon di topo radiomarcate. I parametri dello studio includono la sopravvivenza, i segni clinici, il peso corporeo, la valutazione della diffusione del tumore mediante l'imaging a fluorescenza e l'indicizzazione del volume totale del tumore. La serie di studi prevista si baserà sui dati precedenti ottenuti dal Prof. Matthias Löhr dell'Istituto Karolinska di Stoccolma, Svezia, e dai suoi colleghi, che hanno dimostrato che il trattamento di PharmaCyte per il cancro al pancreas può rallentare la produzione e l'accumulo di ascite maligna.

Lo studio sarà condotto da Heidelberg Pharma Research, un'azienda tedesca di biotecnologie leader nel settore delle terapie antitumorali. Il liquido ascitico viene normalmente prodotto nel peritoneo, un foglio di tessuto che ricopre gli organi dell'addome; tuttavia, la presenza di un tumore può far sì che il peritoneo produca una quantità eccessiva di liquido ascitico, quando le cellule tumorali irritano il peritoneo, causando il rigonfiamento dell'addome con l'accumulo di liquido. Questo fenomeno è noto come ascite maligna.

È più probabile che si sviluppi nei pazienti con tumori alle ovaie, all'utero, al collo dell'utero, al colon-retto, allo stomaco, al pancreas, al seno e al fegato. Nella maggior parte dei pazienti, lo sviluppo di ascite maligna è un segno di malattia avanzata e di prognosi infausta. L'ascite maligna può compromettere la qualità di vita del paziente oncologico.

Oltre alla distensione addominale, al dolore e alle difficoltà respiratorie, può causare nausea, vomito, sazietà precoce, edema degli arti inferiori, aumento di peso e riduzione della mobilità. Questi sintomi possono interferire con la capacità del paziente di mangiare, camminare e svolgere le attività quotidiane. Inoltre, riducono la capacità del paziente di sopportare le terapie antitumorali, riducendo potenzialmente la sopravvivenza.

Come misura di supporto o palliativa, l'ascite maligna può essere drenata mediante paracentesi, cateteri impiantati per via percutanea, porte peritoneali o shunt peritoneovenosi. Questi trattamenti sono invasivi, possono essere dolorosi e sono costosi. PharmaCyte prevede che il suo trattamento offrirà ai pazienti oncologici una terapia che rallenta o elimina la produzione e l'accumulo di liquido ascitico maligno.

Attualmente non esiste un trattamento di questo tipo sul mercato.