Pressure BioSciences, Inc. ha annunciato la pubblicazione di uno studio scientifico fondamentale nel campo critico della sicurezza alimentare, che ha come protagonista la piattaforma Ultra Shear TechnologyTM (UltraShearTM oUSTTM) dell'Azienda. L'articolo pubblicato di recente, intitolato "Synergistic Effects of Pressure, Temperature, Shear, and Their interactions on Clostridium sporogenes PA3679 Spore Inactivation During Ultra-Shear Processing" (Effetti sinergici della pressione, della temperatura, del taglio e delle loro interazioni sull'inattivazione delle spore di Clostridium sporogenes PA3679 durante la lavorazione a ultra-taglio), è stato pubblicato sulla rivista peer-reviewed "Innovative Food Science and Emerging Technologies". Questo sforzo collaborativo ha coinvolto stimati scienziati accademici del College of Food, agricultural, and Environmental Sciences ("CFAES") della The Ohio State University ("Ohio State"), con la co-autorialità del Vicepresidente Senior di PBIO per l'Ingegneria, Dr. Edmund Y. Ting. La pubblicazione sottolinea l'efficacia della rivoluzionaria piattaforma USTTM di PBI nel promuovere la sicurezza, la conservazione e la stabilità degli alimenti e nel migliorare le esperienze sensoriali dei consumatori.

Lo sforzo di collaborazione tra la Ohio State University e PBIO ha sviluppato con successo condizioni che sfruttano gli effetti positivi dell'omogeneizzazione ad alta pressione, dell'esposizione controllata a temperature elevate e dell'alta pressione idrostatica all'interno dell'apparecchiatura UltraShear, ottenendo una riduzione significativa delle spore batteriche vitali e mantenendo un'elevata qualità del prodotto rispetto agli attuali metodi di lavorazione degli alimenti come l'inattivazione termica. Punti salienti della pubblicazione: L'articolo dimostra il potenziale dell'inattivazione UltraShear delle spore batteriche di origine alimentare, combinando in modo unico la temperatura controllata, la pressione e l'elevato taglio del fluido; la pubblicazione segnala la possibilità futura del trattamento UltraShear di prodotti fluidi a bassa acidità e conservabili, per massimizzare le qualità nutrizionali e sensoriali dei prodotti sensibili al calore, riducendo in modo significativo il potenziale di contaminazione batterica, comprese le spore; gli autori hanno convalidato la compatibilità dei protocolli convenzionali clean-in-place con l'apparecchiatura UltraShear.