Propanc Biopharma, Inc. ha annunciato che il Direttore Scientifico e Cofondatore, Dott. Julian Kenyon, MD, MB, ChB, riflette sugli effetti antitumorali unici del PRP, scoperti come risultato della ricerca significativa e diligente investita dall'Azienda e dal suo team di ricerca congiunto negli ultimi dieci anni. Il PRP è una terapia proenzimatica per il trattamento e la prevenzione del cancro metastatico da tumori solidi. Questo approccio unico potrebbe diventare uno strumento efficace nella lotta contro il cancro metastatico, che è la principale causa di morte dei pazienti.

Il PRP è considerato unico perché, anziché uccidere le cellule tumorali come la maggior parte delle terapie standard, i proenzimi inducono le cellule tumorali a differenziarsi in modo da non essere più maligne e morire naturalmente, “impedendo così a queste cellule pericolose di diffondersi e metastatizzare,” secondo il dottor Kenyon. Dal 2013, il dottor Kenyon e il suo team di ricerca congiunto hanno pubblicato cinque articoli scientifici che evidenziano gli effetti dei proenzimi contro una serie di tumori solidi, inducendo la differenziazione cellulare (invertendo le cellule cancerose in modo che non siano più maligne), compromettendo l'angiogenesi (formazione di vasi sanguigni) dei tumori solidi e inibendo la formazione di cellule staminali del cancro (CSC) bloccando il processo da epiteliale a mesenchimale (EMT). L'EMT è un processo biologico normale, normalmente associato all'embriogenesi e alla guarigione delle ferite.

Quando le CSC subiscono il processo EMT, diventano mobili e invasive, con la capacità di diffondersi nei tessuti circostanti. Inoltre, diventano immortali e sono resistenti agli approcci terapeutici standard, che spesso possono causare una ricaduta del paziente dopo il trattamento. I documenti scientifici congiunti sono stati pubblicati in riviste come Cellular Oncology, Scientific Reports (una rivista Nature online) e Expert Opinion on Biological Therapy.

Un articolo, che analizza gli studi di farmacocinetica in vivo (attività dei farmaci in un organismo nel corso del tempo) e l'efficacia antitumorale del PRP contro i tumori ortotopici (innestati) del pancreas e dell'ovaio, nonché le osservazioni cliniche dello studio per uso compassionevole condotto dal Dr. Kenyon, ha ottenuto oltre 2.000 letture, indicando così un forte interesse da parte della comunità scientifica. Ulteriori ricerche sono in corso con i partner di ricerca congiunti dell'Azienda e si concentrano sugli effetti del PRP sul microambiente tumorale. I risultati mostrano che il PRP provoca l'inversione del fenotipo tumorale maligno (caratteristiche osservabili) verso uno stato normale o benigno, il che è stato, “molto inaspettato, molto eccitante e fortemente conclusivo,” secondo la signora Belen Toledo MSc, del laboratorio della Professoressa Macarena Perán PhD, Università di Jaén, Spagna.

Il PRP è una miscela di due proenzimi, il tripsinogeno e il chimotripsinogeno del pancreas bovino, somministrati per iniezione endovenosa. Un rapporto sinergico di 1:6 inibisce la crescita della maggior parte delle cellule tumorali. Gli esempi includono i tumori del rene, dell'ovaio, del seno, del cervello, della prostata, del colon-retto, del polmone, del fegato, dell'utero e della pelle.