Dopo diverse settimane di oscillazione orizzontale, il titolo Rexel riprende una direzione netta. L'uscita dell'attuale trading range potrebbe indicare il ritorno della volatilità.
Riassunto
● La società gode di fondamenta solide. Oltre il 70% delle aziende presenta dati peggiori in termini di crescita, redditività, indebitamento e visibilità.
● L'azienda presenta un'interessante situazione di base in vista di un investimento a breve termine.
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Punti forti
● Il titolo ha un livello di valutazione molto basso, con un valore aziendale stimato in 0.53 volte il suo fatturato.
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● Le previsioni di fatturato della società sono state recentemente riviste al rialzo sulla base delle previsioni degli analisti che si sono occupati del caso.
● Negli ultimi 12 mesi, gli analisti hanno rivisto ampiamente al rialzo le stime di redditività per i prossimi esercizi.
● Le revisioni EPS sono state fortemente riviste al rialzo negli ultimi 4 mesi.
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Punti deboli
● Date le previsioni di crescita relativamente basse, il gruppo non è tra le quote con più alto potenziale di crescita del fatturato.
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● La redditività del gruppo è relativamente bassa e rappresenta un punto debole.
Rexel è il principale distributore professionale di materiale elettrico al mondo. Presente in 19 Paesi, il Gruppo offre ai professionisti prodotti e soluzioni elettriche per gli edifici e per le infrastrutture residenziali, industriali e terziarie, attraverso una rete multimarca di 1.972 punti vendita. I prodotti e le soluzioni commercializzati dal Gruppo rispondono alle richieste di apparecchiature elettriche, illuminazione, sicurezza, controllo climatico, comunicazione, automazione industriale e risparmio energetico. L'attività è organizzata su 3 mercati: - terziario: centri commerciali, impianti sportivi, ospedali, aeroporti, ecc; - industria: integratori di sistemi, costruttori di siti produttivi e produttori di apparecchiature; - residenziale: comfort, sicurezza e automazione domestica. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Europa (50,2%), Nord America (43%) e Asia/Pacifico (6,8%).