Risk Intelligence A/S ha lanciato una nuova funzione del Risk Intelligence System per supportare la sicurezza delle compagnie di crociera. Il Risk Intelligence System dispone ora di una nuova funzione che consente ai clienti del settore crocieristico di accedere alle valutazioni delle minacce dei terminali di crociera senza pari su un livello specifico. I clienti avranno accesso al Risk Intelligence System con tutte le valutazioni delle minacce, gli incidenti e le linee guida esistenti, ma i clienti Cruise potranno anche accedere alle valutazioni specifiche dei terminal di crociera, comprese le valutazioni delle vulnerabilità e delle minacce.

Ai clienti verranno fornite liste di controllo che consentiranno agli ufficiali di sicurezza delle navi di completare un'indagine di base, che verrà poi sottoposta al team di consulenza di Risk Intelligence, il quale potrà aggregare i risultati - con il risultato di coprire in modo conveniente molti terminal di crociera per i clienti. I documenti interni del cliente, come le istruzioni specifiche per un terminal passeggeri, possono essere condivisi tra tutti gli utenti dell'azienda, riducendo la necessità di inviare e-mail e garantendo che le informazioni aggiornate fornite dal responsabile della sicurezza aziendale siano disponibili per tutte le navi. Sono disponibili porti non specifici per le crociere, che consentono di pianificare gli imprevisti e i trasporti quando necessario; questi possono essere attivati e disattivati per mantenere una visione chiara del sistema per l'utente durante le operazioni quotidiane.

L'introduzione di questa nuova funzione consentirà a Risk Intelligence di migliorare i suoi servizi per i clienti di lunga data delle compagnie di crociera, compresi quelli come Fred. Olsen, che sono clienti dal lancio di MaRisk nel 2008. Inoltre, consentirà a Risk Intelligence di attingere a una quota notevolmente più ampia del mercato globale delle crociere, secondo gli obiettivi delineati nella Strategia 2025.

La nuova funzione crociere aumenterà le entrate già a partire dal quarto trimestre 2023, ma avrà un impatto maggiore sulla crescita nel corso del 2024.