Vopak vede molte opportunità per incrementare il suo portafoglio di gas naturale liquefatto (LNG) in tutto il mondo, mentre l'Europa si prepara a una stretta sulle forniture di gas russo, ha dichiarato mercoledì il responsabile finanziario del gruppo olandese di stoccaggio di serbatoi.

Con una dozzina di Paesi dell'Unione Europea che stanno già affrontando una riduzione delle forniture di gas, Bruxelles sta esortando gli Stati membri a immagazzinare il gas per l'inverno, contro i timori che la Russia possa interrompere i flussi come ritorsione per le sanzioni sulla guerra in Ucraina.

"Molti dei progetti nel nostro portafoglio sono extraeuropei", ha dichiarato a Reuters il nuovo direttore finanziario Michiel Gilsing, citando i piani per aumentare la capacità di LNG dell'azienda, anche in luoghi come Hong Kong e l'Australia.

Vopak, che spera di aumentare la sua impronta nelle nuove energie e nelle materie prime sostenibili, ha previsto il mese scorso che la sua quota di capitale impiegato nell'industria e nel gas aumenterà entro il 2025, mentre quella del petrolio e della chimica diminuirà gradualmente.

"La transizione energetica non avverrà in modo uniforme", ha detto l'amministratore delegato Dick Richelle in una telefonata.

Gilsing ha aggiunto che, per ogni decisione di investimento, Vopak deve considerare la durata delle sue attività e considerare dove si trova il mercato e dove potrebbe trovarsi in futuro.

Per Quirijn Mulder, analista di ING, "la nuova gestione non è rimasta con le mani in mano" nei primi sei mesi dell'anno, in quanto ha evidenziato una svalutazione "massiccia" dei terminali Europoort e Botlek.

Europoort di Rotterdam si sta preparando a ridurre la capacità entro il 2030 e ad utilizzare il terreno disponibile per nuovi investimenti energetici, mentre Botlek è destinato ad affrontare i problemi dell'inflazione, i prezzi delle utility e le pressioni sul costo del lavoro, ha dichiarato Vopak in un comunicato.

Mulder ha detto che gli oneri complessivi di svalutazione delle attività, pari a 468 milioni di euro (474,51 milioni di dollari), sono stati più grandi e più rapidi del previsto, sollevando domande sul futuro degli altri 60 terminali, e ha chiesto se ora ci si può aspettare svalutazioni massicce ogni anno.

Le azioni di Vopak erano in calo dello 0,7% alle 0905 GMT. (1 dollaro=0,9863 euro) (Relazioni di Juliette Portala e Dina Kartit; Redazione di Sherry Jacob-Phillips e Clarence Fernandez)