La startup israeliana di sicurezza informatica Claroty sta preparando una possibile offerta pubblica iniziale negli Stati Uniti nel 2025, con una valutazione di 3,5 miliardi di dollari, ha riferito martedì il quotidiano finanziario Calcalist.

Calcalist, senza citare fonti, ha detto che Claroty è attualmente valutata 2,5 miliardi di dollari e sta incontrando i sottoscrittori per un'offerta sul Nasdaq o sulla Borsa di New York.

In risposta, Claroty ha dichiarato a Reuters che "il processo formale di IPO non è ancora iniziato e una tempistica definitiva è ancora in fase di formulazione".

Claroty è stata co-fondata nel 2014 dal gruppo di venture Team 8 e da Amir Zilberstein. Si concentra sulla protezione dei sistemi di infrastrutture critiche come le reti elettriche, le acciaierie e le raffinerie di petrolio.

Il mese scorso, il managing partner di Team8, Yuval Shachar, ha dichiarato a Reuters che Claroty sarebbe stata "auspicabilmente una grande IPO" ad un certo punto, ma ha aggiunto che il mercato delle IPO "non è molto forte in questo momento" e che una quotazione potrebbe non avvenire nemmeno l'anno prossimo.

"È difficile da dire, ma quando il mercato delle IPO tornerà, saremo pronti", ha detto.

A marzo, Claroty ha raccolto 100 milioni di dollari in un round privato per portare il totale dei fondi raccolti a 735 milioni di dollari, e ha dichiarato che nel 2023 supererà un fatturato annuale ricorrente di oltre 100 milioni di dollari, lavorando con il 20% delle aziende Fortune 100.

Nei primi round di finanziamento della Serie A e B, Rockwell Automation, Schneider Electric e Siemens, tra gli altri, hanno investito in Claroty.

Dopo l'ingresso di questi investitori, Team8 ha scelto di mantenere la startup e di trasformarla in un'azienda più grande, piuttosto che venderla come altre nel suo portafoglio. Shachar ha detto che, all'inizio dell'azienda, il mercato della protezione delle infrastrutture, delle reti e delle utility era limitato.

"Al momento del round di finanziamento della Serie C, ci siamo sentiti come se stessimo per diventare l'incumbent in quello che ora è chiaramente un mercato enorme, enorme, per la difesa delle infrastrutture", ha detto Shachar. (Servizio di Steven Scheer, a cura di Mark Potter)