Vent'anni fa, il gruppo era suddiviso in due branche: distribuzione elettrica e automazione industriale. Stimava il suo "mercato disponibile totale" a 60 miliardi di euro. Dieci anni dopo, questo "mercato disponibile totale" ha raggiunto i 300 miliardi di euro, grazie a una diversificazione accelerata che ha permesso di moltiplicare i servizi offerti facendo aumentare in modo significativo il livello dei software e quello dei sistemi. Si tratta di un alto livello presente ormai ovunque e che costituisce la spina dorsale dell'offerta del gruppo, la quale rimane focalizzata su energia e automazione. Le attività principali sono quattro. La Schneider versione 2022 genera il 37% del fatturato dalle costruzioni, il 34% dall'industria, il 16% dai centri dati e il 13% dalle infrastrutture. La distribuzione geografica rimane equilibrata, suddividendosi principalmente tra Asia-Pacifico (31%), Nord America (29%) ed Europa (26%).

Les innovations récentes représentent 40% des entrées de commandes

I prodotti innovativi recenti rappresentano il 40% delle voci d’ordine

Ma parliamo un po’ dell'offerta. Schneider Electric promette ai suoi clienti di costruire i loro “gemelli digitali completi”, affinché abbiano il controllo completo dei loro dati. Si tratta di un metaverso, ma concreto e utile. Il gruppo ha creato la soluzione "EcoStruxure", un’architettura aperta che permette di gestire allo stesso tempo sistemi energetici e di automazione. La struttura costituisce la base dei servizi digitali che collegano apparecchiature, controllo locale, software agnostici e software di servizi sul posto. Si prevede che queste offerte verranno vendute sempre di più, passando dal 50% del fatturato attuale al 60% entro il 2025. Il nuovo ecosistema è stato plasmato grazie a due importanti acquisizioni nel Regno Unito, Invensys nel 2014 e Aveva nel 2018. Schneider ha da poco svuotato il salvadanaio per rilevare gli azionisti di minoranza di Aveva e accelerare il processo di integrazione di quest’azienda.

Possiamo dire che il gruppo è riuscito a sfruttare al meglio la sua attività tradizionale di produzione di apparecchiature elettriche trasformandola negli elementi costitutivi di una soluzione molto più vasta e tecnologicamente avanzata. L'offerta è arrivata a maturazione in un periodo in cui i temi dell'energia e del risparmio stanno assumendo un’importanza cruciale, dopo essere stati accantonati per molto tempo. Ciò attenua un po’ la critica principale che può essere rivolta a Schneider, ovvero il fatto che il ROI delle acquisizioni effettuate negli ultimi anni è stato basso. Con rammarico del management, i target qualitativi sono spesso rari nel settore, e quindi costano molto. Il bilancio delle acquisizioni potrebbe tuttavia migliorare parecchio se le tendenze osservate nel 2022 dovessero confermarsi. Secondo la CFO di Schneider, il ROI delle soluzioni volte all’efficienza energetica, in questo caso per i clienti, è sceso da 3-5 anni a circa 1 anno in Europa in seguito all’esplosione dei prezzi dell’energia. Possiamo ragionevolmente pensare che questo mercato non si indebolirà nei prossimi anni.

Periodo fiscale: Dicembre 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026
Fatturato 1 27.158 25.159 28.905 34.176 35.902 37.725 40.693 43.609
EBITDA 1 5.240 4.929 5.991 7.075 7.442 7.850 8.648 9.465
Risultato ante oneri finanziari (EBIT) 1 4.238 3.926 4.987 6.017 6.412 6.685 7.456 8.329
Margine operativo 15,6% 15,6% 17,25% 17,61% 17,86% 17,72% 18,32% 19,1%
Risultato ante Imposte (EBT) 1 3.138 2.810 4.155 4.718 5.403 5.913 6.697 7.567
Risultato netto 1 2.413 2.126 3.204 3.477 4.033 4.505 5.079 5.727
Margine netto 8,89% 8,45% 11,08% 10,17% 11,23% 11,94% 12,48% 13,13%
EPS 2 4,330 3,810 5,761 6,150 7,070 7,948 8,977 10,05
Free Cash Flow 1 3.476 3.673 2.799 3.330 4.594 4.249 4.861 5.374
Margine FCF 12,8% 14,6% 9,68% 9,74% 12,8% 11,26% 11,94% 12,32%
FCF Conversion (EBITDA) 66,34% 74,52% 46,72% 47,07% 61,73% 54,13% 56,21% 56,79%
FCF Conversion (Risultato netto) 144,05% 172,77% 87,36% 95,77% 113,91% 94,31% 95,7% 93,85%
Dividendo/Azione 2 2,550 2,600 2,900 3,150 3,500 3,720 4,060 4,413
Data di pubblicazione 20/02/20 11/02/21 17/02/22 16/02/23 15/02/24 - - -
1EUR in Milioni2EUR
Dati Stimati

Dal punto di vista finanziario, Schneider ha mostrato una certa costanza nell’aumento del margine operativo, che è passato dal 12,7% del 2011 al 17,3% del 2021. Il management spera di mantenere il margine operativo a un livello elevato, e gli analisti prevedono che questo si attesterà intorno al 17% il prossimo anno. Visto il free cash flow, ovvero il flusso di cassa generato, la valutazione dell’azienda è relativamente alta, poiché riflette l'attuale attrattività di cui gode il settore. Tuttavia, il multiplo dovrebbe gradualmente diminuire con l’aumento dei risultati e la diminuzione dei debiti. Debiti che aumenteranno con il riacquisto degli azionisti di minoranza di Aveva, ma che dovrebbero tornare rapidamente a scendere grazie alle elevate liquidità generate da Schneider. Anche questa è una prerogativa dei leader sani: avere le risorse necessarie per cogliere le opportunità quando queste si presentano.

Il management spera di diventare un’"azienda a 25", ossia una società che si colloca nella fascia alta del mercato, per la quale la somma della crescita organica e del margine operativo raggiunge il 25%.