Il Consiglio di amministrazione di Sino Biopharmaceutical Limited ha annunciato che l'analisi finale dello studio clinico di registrazione critica del farmaco innovativo Categroy 1 Rovadicitinib compresse "Rovadicitinib (TQ05105)", sviluppato dal Gruppo per il trattamento della mielofibrosi (MF) moderata e ad alto rischio, è stata completata e ha raggiunto il suo endpoint primario. Il Gruppo ha presentato una domanda di commercializzazione di un nuovo farmaco al Centro per la Valutazione dei Farmaci (CDE) dell'Amministrazione Nazionale dei Prodotti Medici della Repubblica Popolare Cinese e la domanda è stata accettata. Rovadicitinib compresse è un inibitore di JAK/ROCK con una nuova struttura chimica auto-sviluppata dal Gruppo.

Può inibire efficacemente l'attività della famiglia di chinasi JAK e della chinasi ROCK e inibire significativamente i livelli di fosforilazione di STAT3 e STAT5 nelle cellule, inibendo così la conduzione della via di segnalazione JAK/STAT ed esercitando a sua volta un'attività antitumorale. La MF è un tipo di neoplasie mieloprolitiche e un'iperplasia fibrosa diffusa del midollo osseo, tra cui la mielofibrosi primaria (PMF), la mielofibrosi post-policitemia vera (PPV-MF) e la mielofibrosi post-trombocitemia essenziale (PET-MF). La MF può progredire fino all'insufficienza del midollo osseo o trasformarsi in una leucemia acuta.

Nel settembre 2023, la PMF è stata inclusa nel Secondo Catalogo delle Malattie Rare della Cina. Rovadicitnib Tablet è un altro farmaco innovativo di Categroy 1 per il quale il Gruppo ha presentato domanda di commercializzazione recentemente. Il Gruppo sta accelerando una serie di ricerche cliniche su Rovadicitnib compresse per esplorare appieno il suo valore clinico.

RovadicitnIB compresse in combinazione con gli inibitori BET o gli inibitori BCL-2 è indicato per il trattamento della MF moderata e ad alto rischio, e i risultati clinici preliminari sono positivi. Inoltre, Rovadicitnib ha anche mostrato un'apparente efficacia nel trattamento della malattia cronica del trapianto contro l'ospite (cGVHD), che dovrebbe portare una migliore opzione di trattamento clinico per i pazienti con cGVHD.