MILANO (MF-DJ)--"Lo scenario base è che c'è ancora molta incertezza. Nell'economia globale permangono molti fattori di rischio, sia al ribasso sia al rialzo, ma il punto centrale è che l'inflazione rimane elevata e la Banca Centrale deve reagire. Se i mercati non si adeguano bisogna affermare più chiaramente che la Banca Centrale deve adeguare i tassi al nuovo scenario di inflazione".

Lo ha affermato Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Societe Generale, in un'intervista rilasciata a Class Cnbc.

"E' ormai un ritornello quella delle difficoltà comunicative della Bce". Il mercato vorrebbe che gli si dicesse tutto in anticipo, senza mai cambiare narrativa anche se, in realtà, poi cambia. Non è un momento facile, anche in termini di comunicazione sicuramente si potrebbe migliorare", ha spiegato il presidente di SocGen.

Per Bini Smaghi, inoltre, i rialzi dei tassi da parte delle Banche centrali devono essere ben calibrati. "La Bce ha annunciato altri due rialzi di mezzo punto, per arrivare attorno al 3,5%, a quel punto - in primavera - si vedrà dove sarà arrivata l'inflazione e se l'economia europea sarà più resiliente della recessione".

"Siamo in un momento in cui le imprese hanno bisogno del supporto della liquidità da parte delle banche", ha affermato. "Il Mes? L'Italia non può tener bloccati tutti. IRA? Serve una risposta europea (ma non la chiusura)".

Note di maggiore ottimismo arrivano per quanto riguarda il quadro economico del nostro Paese. La finanza pubblica italiana è in un buono stato. L'Europa riconosce la solidità italiana. Ne è testimone lo spread, sceso ormai stabilmente sotto i 200 punti base.

ann

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January 25, 2023 06:17 ET (11:17 GMT)