In un reclamo depositato martedì, il National Center for Public Policy Research si è opposto alla definizione da parte di Starbucks di obiettivi di assunzione per neri e altre persone di colore, all'assegnazione di contratti a fornitori e inserzionisti "diversificati" e al vincolo della retribuzione dei dirigenti alla diversità.

Il querelante, un azionista di Starbucks, ha affermato che queste politiche impongono all'azienda di prendere decisioni razziali a vantaggio delle minoranze e violano le leggi federali e statali sui diritti civili.

Trentacinque dirigenti e direttori attuali ed ex di Starbucks, tra cui l'amministratore delegato ad interim Howard Schultz, sono tra gli imputati.

La spinta alla diversità "li avvantaggia personalmente per porsi come virtuosi sostenitori di 'Inclusione, Diversità ed Equità', anche se danneggia l'azienda e i suoi proprietari", si legge nella denuncia.

Starbucks non ha risposto immediatamente mercoledì alle richieste di commento.

L'azienda di Seattle aveva 34.948 negozi in tutto il mondo al 3 luglio, di cui 17.050 in Nord America.

Molte aziende hanno aumentato la loro attenzione alla diversità e alla formazione, anche dopo l'uccisione di George Floyd da parte di un agente di polizia di Minneapolis nel maggio 2020.

Nell'ottobre 2020, Starbucks ha dichiarato che avrebbe puntato a far sì che le persone di colore, le popolazioni indigene e altre persone di colore occupassero almeno il 30% dei posti di lavoro aziendali negli Stati Uniti e il 40% dei posti di lavoro al dettaglio e di produzione negli Stati Uniti entro il 2025, e che avrebbe legato la retribuzione dei dirigenti ai suoi sforzi per la diversità.

Poi, a gennaio, Starbucks ha dichiarato di voler quasi raddoppiare la spesa annuale con fornitori e venditori diversificati, portandola a 1,5 miliardi di dollari entro il 2030, e si è impegnata a destinare il 15% del budget pubblicitario di quest'anno a società di media di proprietà di minoranze e "mirate".

La causa di martedì è stata presentata in un tribunale dello Stato di Washington a Spokane.

Cerca di invalidare le politiche di diversità di Starbucks e di chiedere agli imputati o ai loro assicuratori di pagare i danni all'azienda.

Il caso è National Center for Public Policy Research contro Schultz et al, Tribunale Superiore della Contea di Spokane, n. 22-2-02945-32.