ROMA (MF-DJ)--"Quello che si sta vivendo nello stabilimento nell'ex Fca di Melfi è un futuro incerto con gravi ripercussioni su un vasto territorio. La politica industriale e le relazioni sindacali del gruppo Stellantis, nato dalla fusione di Fca con il gruppo Psa, desta grande preoccupazione e delusione tra i lavoratori dello stabilimento lucano fulcro dell'attività di tale gruppo nell'intero territorio italiano, con oltre 7mila dipendenti, con un elevatissimo numero di lavoratori provenienti dalla provincia di Foggia, in particolare dai Monti Dauni. Melfi, dopo un 2020 all'insegna della buona volontà e dell'impegno, vedrà l'interruzione della produzione dei 3 modelli di auto che qui venivano realizzati, portando in cassa integrazione l'intero stabilimento per 10 giorni".

Confael comparto Industria e Metalmeccanici, in una nota, si dice "molto preoccupata" per quanto sta avvenendo nello stabilimento della Basilicata. Secondo la Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori, questa "è l'ultima novità di un periodo buio senza fine. L'utilizzo degli ammortizzatori sociali, della Cig, è già stato prorogato sino a maggio a causa della difficoltà di reperire forniture e chip, un problema che ha interessato molteplici realtà dovuto all'attuale Pandemia, e vi è stata la cancellazione dell'inserimento del terzo turno lavorativo che doveva partire dal 15 febbraio".

"La scelta di ridurre i servizi esterni, inoltre - fa presente il sindacato - ha già condotto ad oltre 40 licenziamenti nel servizio di pulizia, e la situazione pare non stabilizzarsi. Inoltre, il calo di vendite è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di una fusione nata col freno a mano tirato, e lo spettro all'orizzonte è quello di una cancellazione di una linea produttiva".

Confael, "oltre che mostrare tutta la sua vicinanza ai lavoratori, considerando che l'abuso sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali è uno dei nostri temi più cari, ribadisce come l'aspetto su cui ripartire sia l'innovazione del sistema produttivo. Dai dati ufficiali - sottolinea ancora il sindacato - e dall'analisi delle diverse sigle sindacali, è evidente come il trend non fosse positivo già da un pò di tempo, e l'incedere in scelte poco profittevoli ha causato la crisi che tuttora Melfi, la Basilicata, la Puglia, sta vivendo".

"Le sinergie attuate col Governo, i prestiti ricevuti, hanno generato solo promesse, disattese e tanta preoccupazione per il futuro; mentre lo scopo principale era quello di raccogliere fondi, tagliare costi, ridurre le spese della forza lavoro, ci si è dimenticati dell'aspetto più significativo: proporre strategie industriali e investimenti che ponessero come perno l'innovazione e l'eco-sostenibilità. Noi non ci stiamo - conclude il sindacato nella nota - e confidiamo che nei futuri incontri ci si concentri su aspetti più concreti, non gettando le colpe e le conseguenze dei propri fallimenti sui lavoratori".

gug

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April 01, 2021 06:26 ET (10:26 GMT)