ZURIGO (awp/ats) - Il settore del commercio al dettaglio dovrebbe vedere aumentare le vendite nel 2024, seppur in misura limitata: il fatturato salirà dell'1,0% a livello nominale e dello 0,3% in termini reali, cioè tenendo conto dell'inflazione.

La previsione è degli economisti di UBS, che al tema dedicano uno studio pubblicato oggi. A favorire il comparto in questione, spiegano gli analisti, sarà la crescita della popolazione e il mercato del lavoro tuttora robusto. La domanda però sarà anche frenata dalle difficoltà con cui sono confrontate le economie domestiche, alle prese con un debole aumento dei salari reali accompagnato da un forte aumento dei premi dell'assicurazione malattia di base (+8,7% in media).

Secondo la ricerca della banca guidata da Sergio Ermotti l'inflazione nel comparto alimentare dovrebbe limitarsi all'1,0%, con i ricavi che lieviteranno dell'1,7% (valore reale +0,7%). Nel segmento non alimentare invece il rincaro sarà dello 0,5% e il fatturato salirà solo dello 0,3% (-0,2% reale).

Il turismo degli acquisti rimarrà attraente, anche grazie alla forza del franco e malgrado il fatto che in Germania, Francia e Italia i prezzi dei prodotti alimentari siano progrediti in modo più marcato rispetto a quanto è avvenuto nella Confederazione.

Le vendite online, dopo aver rallentato lievemente una volta archiviato il boom della pandemia, torneranno a crescere, per arrivare a costituire circa il 12% del giro d'affari totale del commercio al dettaglio.