ZURIGO (awp/ats) - La borsa e gli analisti accolgono con favore la nomina di Sergio Ermotti alla guida operativa di UBS, istituto impegnato nell'acquisizione di Credit Suisse (CS).

Sul mercato di Zurigo poco prima di mezzogiorno le azioni dei due istituti guadagnavano rispettivamente il 2,0% e l'1,7%, in un quadro generale già rialzista, con l'indice di riferimento SMI in progressione dello 0,9%.

Dall'inizio del 2023 il titolo UBS è salito del 3%, mentre quello CS è sprofondato del 72%. La performance sull'arco di un anno è rispettivamente di -1% e -89% e ancora più marcata è la differenza dell'andamento del corso dell'azione se si prendono in considerazione tre anni: +96% per UBS, - 90% per Credit Suisse.

I commentatori della finanza hanno reagito in modo positivo. "Accogliamo con favore la nomina e riteniamo che Ermotti sia la persona giusta per il difficile compito" della fusione, afferma Vontobel. Il manager aveva già trasformato con successo l'istituto dopo la crisi finanziaria globale.

Secondo la Banca cantonale di Zurigo (ZKB) il cambio di leadership manda un chiaro segnale: l'attenzione è rivolta al successo dell'integrazione di Credit Suisse. Con Ermotti, UBS si porta a bordo un "esperto collaudato della banca e un esecutore efficace". Nel complesso, gli analisti di ZKB ritengono che, sebbene i rischi per UBS aumentino con l'acquisizione di CS, essi saranno più che compensati dai potenziali vantaggi della fusione.

Goldman Sachs sottolinea che la settimana scorsa la futura composizione del team di gestione di UBS è stata un argomento importante nelle discussioni con gli investitori: l'annuncio di oggi fornisce maggiore chiarezza ed è quindi positivo.

Un altro operatore di mercato sostiene che il cambio di Ceo indica un cambiamento di priorità: l'integrazione di CS diventerà probabilmente la priorità principale, mentre la precedente attenzione alla crescita organica e alla digitalizzazione passerà in secondo piano. Secondo questa valutazione, Ermotti potrebbe essere la scelta giusta come responsabile della ristrutturazione, perché il numero uno uscente Ralph Hamers è stato portato in UBS soprattutto per la sua esperienza e competenza nell'area della digitalizzazione.