ROMA (MF-NW)--Qualcosa comincia a muoversi tra Milano, Roma e Torino, in vista del cambio, in primavera, del vertice dell'Acri. Lascerà dopo due mandati il presidente Francesco Profumo, che ad aprile terminerà l'incarico alla Compagnia di San Paolo, primo azionista di Intesa Sanpaolo con il 6,5%.

Sotto la Mole, scrive il Corriere della Sera, si fanno i nomi di Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, e di Giorgio Barba Navaretti, presidente del Collegio Carlo Alberto e zio di John Elkann. È ancora presto per definire un disegno, ma di certo i grandi elettori sabaudi dovranno trovare la quadra con il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

La partita torinese si intreccia con altre due caselle: Acri e Cdp, a cui si aggiunge la scadenza del board di Unicredit.

Per l'associazione delle fondazioni bancarie, i bookmaker puntano su Fabrizio Palenzona, da aprile nuovo presidente della Fondazione Crt, socia della banca di piazza Gae Aulenti con il 2,06%, quota aumentata per effetto del buyback. Crt ieri ha approvato il Documento Programmatico Previsionale, il primo dell'era Palenzona: salgono a 65 milioni (+8,3% rispetto ai 60 milioni del 2023) le risorse da mettere in campo nel 2024 per lo sviluppo dei territori. L'altro nome che emerge è quello di Giovanni Azzone, numero uno della Cariplo, socia con il 5,2% di Intesa Sanpaolo, che proprio ieri è stato accolto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale per presentare il suo nuovo piano strategico. Entrambi però non hanno formalizzato alcuna candidatura.

Una volta a posto la casella dell'Acri, toccherà alla Cdp: il presidente infatti è espressione delle fondazioni. Il nome che gira è quello di Gaetano Miccicché, numero uno di Banca Imi. Ma pure lo stesso Profumo potrebbe essere candidato a quella poltrona, anche se il suo nome viene fatto, con quello di Domenico Siniscalco, per la presidenza della Ca' de Sass, dove il ceo Carlo Messina ha annunciato l'intenzione di restare alla guida a lungo. Qui il cambio del board è previsto per il 2025, un anno utile a Profumo per rispettare l'interlocking. A primavera però è attesa l'elezione del nuovo board Unicredit: se si dà per scontata la permanenza del ceo Andrea Orcel, è possibile che arrivi un ricambio alla presidenza, dove ora siede Pier Carlo Padoan.

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3110:16 ott 2023


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